Foto C.S. Alba Volley

Da Israele ad Albese con Cassano, Oikonomidou: “Grazie alla squadra mi sono ambientata”

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Di Redazione

Di Salonicco, Maria Oikonomidou è approdata alla Tecnoteam Albese l’agosto scorso. L’opposto era in uscita dalla squadra israeliana Maccabi Haifa, dove venne insignita del titolo di miglior opposto del torneo.

Dalla Grecia, dove ha militato in diverse squadre e dove tutt’ora gioca per la sua nazionale, a Israele ad Albese con Cassano. Un piccolo paese che conta poco più di quattro mila abitanti, nulla in confronto alla grande e caotica Israele.

“È difficile cambiare Paese, oppure città, ogni stagione. Ammetto che all’inizio è stato complesso abituarsi a un paese come Albese, ma l’ambiente e le persone, che sono così educate e gentili, mi hanno aiutato in questo. Ora, quindi, non trovo grosse differenze rispetto al passato” ricorda con il sorriso Oikonomidou in un’intervista di Alberto Gaffuri per La Provincia.

La Tecnoteam Albese, neopromossa in Serie A2, si attesta ora al quinto posto del girone B, superando l’obiettivo salvezza: “Non avevo mai giocato in Italia. Dal primo momento, però, ho capito che il livello è buono e le squadre hanno qualità. E’ molto stimolante per me sapere che ogni partita devi raggiungere il tuo 100% e dare il massimo se vuoi vincere. Questa consapevolezza è molto motivante”.

“All’inizio è stato difficile soprattutto per via della lingua: non capivo una parola e so che non è stato facile neanche per il club e le mie compagne di squadra tradurmi ogni parola e parlare solo in inglese. Tutti fanno un grande sforzo ed è qualcosa che apprezzo molto dal mio team; ora capisco un po’ di italiano quindi è più facile per entrambe le parti” continua l’opposto greco.

Per quanto riguarda il suo futuro professionale, Maria Oikonomidou chiosa: “Sto cercando di non guardare lontano nella mia vita perchè non sai mai cosa c’è alla prossima curva. Cerco di godermi ogni anno al massimo: la pallavolo, per me, è uno stile di vita. Vorrei giocare fino a quando il mio corpo non sarà più in grado di adattarsi a questo livello di agonismo”.

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