Di Redazione
Rabbia, tanta, mista a profonda amarezza. Sono questi i sentimenti con i quali Vincenzo Di Pinto, coach di Taranto, si presenta ai microfoni dei giornalisti al termine della gara persa contro Cisterna. Una gara che i suoi ragazzi stavano combattendo ad armi pari fino all’episodio che ha spostato gli equilibri: l’infortunio di Falaschi nel terzo set sul 7-8 in favore della Gioiella Prisma. “Non cerco alibi, ma se perdi il tuo palleggiatore titolare poi c’è poco da fare. Bravi loro ad approfittarne, ma in quel momento eravamo noi che stavamo girando il match a nostro favore” esordisce il coach rossoblù, che poi afferma di “essere più preoccupato per il seguito, non tanto per il risultato di questa partita”.
Il calendario, infatti, proporrà a breve ai pugliesi altri tre scontri diretti, e affrontarli senza Falaschi non sarà affatto facile. “Noi adesso abbiamo Ravenna, Padova e Vibo – puntualizza Di Pinto, che dopo un lunghissimo sospiro si lascia andare poi a uno sfogo altrettanto lungo -. Purtroppo questo è un campionato ormai falsato per quanto riguarda la parte della retrocessione. Sono saltati tutti i tempi e le programmazioni”.
“Solamente la gara con Vibo è stata cambiata tre o quattro volte: dovevamo giocare il 9 gennaio, adesso giocheremo il 2 febbraio. Queste cose chiaramente non aiutano, perché in questo momento qui avremmo dovuto già aver giocato con Ravenna e Vibo, e invece ci troviamo ad affrontarle adesso con un grande infortunio. E non so se è normale. Io sono molto arrabbiato – conclude il coach – perché noi stiamo facendo una buonissima annata, giocando anche una buona pallavolo, però gli episodi ci stanno costando tanto”.
(fonte: Gioiella Prisma Taranto)