Di Redazione
È uno Stefano Micoli soddisfatto a metà quello che commenta il successo della Seap Dalli Cardillo Aragona sulla Tenaglia Altino nello scontro salvezza di domenica. “Una bella vittoria per i tre punti – dice il coach a fine gara – ma non per il bel gioco. Non siamo rimasti ai livelli standard dell’ultimo periodo, quando facevamo cose belle anche in allenamento: forse si è vista l’importanza della posta in palio e gli errori sono stati tanti. Poi, c’è chi lo chiama ‘alibi’, ma a giocare contro 7, cioè anche contro il sole, si rischia di perdere la partita… nei palazzetti moderni il sole non dovrebbe esserci“.
Le note positive per il coach della Seap Dalli Cardillo sono comunque diverse: “Il muro ha funzionato abbastanza bene, ne abbiamo fatti 9 anche se potevano essere di più, perché in alcuni frangenti abbiamo gestito un po’ male il mani-out, soprattutto sull’opposta Kavalenka. Poi siamo stati in grado di gestire situazioni difficili nel primo e nel terzo set, quindi direi che la capacità di non demordere è stata una buona arma“.
Complementare il punto di vista dell’allenatore abruzzese Luca Damico: “Ci è mancata un po’ di lucidità nei momenti che contavano, perché sia nel primo sia nel terzo siamo stati sempre in vantaggio, poi nei momenti caldi della partita abbiamo fatto qualche errore di troppo. Ci vorrebbe un po’ più di consapevolezza, è chiaro che quando si continua a perdere andare a giocarsi momenti importanti è difficile. In quei momenti bisogna avere più coraggio e spregiudicatezza in tutti i reparti. La capacità di chiudere che ha avuto Aragona sulle palle che contavano ha fatto la differenza“.
(fonte: Pallavolo Aragona)