Di Redazione
È arrivato il momento di tornare in campo per la Leo Shoes PerkinElmer Modena, dopo uno stop per Covid particolarmente pesante, anche perché arrivato in un momento molto difficile per la squadra: “Una settimana che è sembrata un mese – conferma Daniele Mazzone – in questo periodo ci è mancato tanto stare in palestra, siamo stati fermi molto. Io personalmente non stavo a casa così tanto da marzo 2020, non è stato molto piacevole. Quando siamo rientrati però eravamo tutti in forma, e ora abbiamo sicuramente molto su cui lavorare, compresi i problemi pregressi: ci siamo allenati 3-4 volte insieme, non abbiamo certo la presunzione di pensare che siano già stati risolti“.
Domenica alle 18, tanto per gradire, ci sarà subito l’Itas Trentino: “Sicuramente è una partita che ci può dare tanto in classifica e farci sperare nel secondo posto – commenta il centrale di Modena – ricordandoci comunque che è meglio arrivare bene ai play off piuttosto che fare dei partitoni adesso. Abbiamo davanti quasi tutto il girone di ritorno, dobbiamo essere tranquilli… ma non troppo. È un po’ come preparare un esame, se ti lasci tutto alla fine è un casino, se sai gestirti il tuo tempo e studiare nei momenti giusti lo porti a casa. E noi vogliamo portare a casa l’esame“.
Importante, per i modenesi, sarà non soffrire gli strascichi della doppia eliminazione da CEV Cup e Del Monte Coppa Italia: “Lo stop dovuto al covid è servito sicuramente a resettare e tirare un attimo il fiato – ammette Mazzone – quando ci sono questo tipo di sconfitte vedi tutto nero, invece sicuramente ci sono delle cose da migliorare, ma anche altre cose che facciamo bene. Non dobbiamo buttare tutto nel cestino, ma tenere quel che di buono abbiamo fatto e lavorare duramente sugli aspetti tecnici da sistemare“.
Il centrale gialloblu poi entra nel dettaglio: “Anche quando vincevamo giocavamo bene, ma non benissimo. Più volte, dopo una vittoria, avevamo detto che non eravamo stati bellissimi, e già allora c’erano delle cose che non andavano, che poi sono diventate palesi con le sconfitte. Sappiamo quali sono i nostri problemi e dove dobbiamo migliorare, ma non lo diciamo a tutti perché vogliamo far lavorare un po’ anche gli altri…“.
Non può mancare un riferimento ai tanti rumors di mercato che riguardano soprattutto i giocatori in uscita da Modena: “Mi infastidisce che escano queste voci, più che altro perché è una cosa che rivedo ogni anno. Qui c’è gente che ha 30-40 anni di abbonamento al PalaPanini, e mi chiedo se anche i giornalisti abbiano la memoria di un pesce rosso… Ogni anno è la stessa solfa, c’è sempre crisi, ci sono sempre giocatori che a dicembre o a gennaio sono già in partenza“.
“Io vi posso dire i fatti – continua Mazzone –: ieri Nimir è andato via dal palazzetto alle 20.30, con l’allenamento che era finito alle 18. Qui c’è gente che lavora ogni giorno per tenersi in forma e per lavorare su quello che non è andato bene. Io guardo i fatti, vedo l’impegno mio e dei miei compagni in ogni allenamento e quanto ci diamo dentro anche al di fuori dell’ “orario di lavoro”, dallo studio dell’avversario al mantenimento delle condizioni fisiche“.
Infine spazio a un piccolo bilancio personale: “Sto lavorando molto bene a muro, sia per le palle toccate sia per i muri vincenti. In attacco ci sono giornate in cui rendo all’85% e altre al 30%: su questo devo lavorare io per capire cosa possa fare meglio, e lavorare molto anche sull’intesa con Bruno. In battuta sono tornato alla float e devo cercare tenere la qualità alta ma limitare gli errori, non commetterne 5 come contro Tours, che sono un abominio“.
(fonte: YouTube Modena Volley)