Di Redazione
Dopo aver raccolto la testimonianza esclusiva di Micah Christenson, riportato i pensieri e le dichiarazioni di Ivan Zaytzev, Olga Trach, Andrea Gardini e molti altri, dai giornali in edicola oggi leggiamo di altre posizioni, anche opposte tra di loro, sulla guerra in generale e e nello specifico sulla decisione della Fivb di confermare (per ora) il Mondiale in Russia, in programma dal 26 agosto all’11 settembre.
Netta, e di condanna, la posizione di Emanuele Zanini: “Come tesserato mi dissocio dal comportamento della Cev e della Fivb, che non hanno seguito l’esempio di Formula 1 e calcio e non hanno preso provvedimenti confermando il mondiale in Russia. È una vergogna” racconta il coach di Ravenna al Corriere di Romagna al termine della partita giocata contro Verona.
Di opinione opposta, invece, Camillo Placì che sulle colonne de La Gazzetta del Mezzogiorno, intervistato dal collega Gianluigi De Vito, esprime questa tesi: “Con una diplomazia di più alto livello che sappia capire dove e come mediare, la guerra potrebbe finire prestissimo e allora che senso ha annullare coppe e mondiale?” Si chiede l’attuale allenatore dell’Hebar di Padarzhik, squadra bulgara.
Contattato telefonicamente, Placì si scusa per aver risposto in ritardo perché “Ero al telefono con Nikolay Kapranov, presidente del Fakel – racconta -. È della Crimea e conta nella Federazione Russa. Sono tutti figli della Grande Russia di una volta. I russi sono decisionisti, più abituati di noi a intervenire e a obbedire. Hanno una grande fiducia in Putin, ma lo sport deve rimanere fuori dalla politica” dichiara il coach salentino che ben conosce quella realtà e quella mentalità, avendo conquistato un bronzo olimpico a Pechino 2008 (per altro ai danni dell’Italia, n.d.r.) proprio alla guida della Russia.
Con gli anticipi che hanno aperto sabato il programma del weekend, intanto, la Lega Pallavolo Femminile si è schierata a fianco di tutte le popolazioni colpite dalla guerra e al fine di sensibilizzare tutti gli appassionati di volley sul conflitto in Ucraina, ha previsto un’iniziativa che è stata e sarà promossa su tutti i campi di Serie A1 e A2 nelle giornate del 26 e 27 febbraio, in collaborazione con i Club e con le atlete: “Imagine all the people, livin’ life in peace. Il volley italiano continua ad immaginare un mondo in cui non ci sia spazio per la guerra”.