Di Redazione
L’unica cosa che non è riuscita ad evitare Caterina Cialfi, nelle sue tante battaglie in campo, sono state le lacrime. E sono state tante, non solo sue, ma anche di tanti presenti mercoledì sera al palazzetto di Casnate con Bernate. Subito dopo la fine di gara2 del primo turno dei play-off, con la vittoria di Sassuolo per 1-3 sulla sua Tecnoteam, ha capito che era davvero finita. Una carriera meravigliosa, sempre ai massimi livelli tra A2 ed A1 (con qualche parentesi in B1), ma adesso il volley deve essere messo da parte. Impossibile poter conciliare – in modo professionale come ha sempre fatto lei – gli allenamenti e le sedute tecniche per preparare le gare ed il lavoro iniziato da qualche mese come specializzando in medicina di emergenza-urgenza all’ospedale Sacco di Milano. Da qui la scelta, inevitabile, di dire basta al volley.
Cialfi, palleggiatrice milanese classe 1995, ha iniziato con il volley a 14 anni alla Pro Patria di Milano. Poi arriva ben presto alla Yamamay di Busto e qui debutta in A1 nella stagione 2012/13. La stagione dopo va a Vicenza a guidare la squadra in A2, poi rientra a Busto sponda Yamamay. Dal 2017 si rimette in gioco alla Futura Giovani, l’altra formazione di Busto: sale in A2 e diventa il capitano. Poi torna a mettersi in gioco e lo fa con la maglia di Albese: arriva da noi in B1, la stagione del Covid si interrompe sul più bello. Caterina resta e guida le compagne – lo scorso anno – alla promozione in A2: lei una delle grandi protagoniste della cavalcata vittoriosa. E quest’anno, con la sua esperienza, riesce a guidare la sua Tecnoteam Albese alla salvezza con tre giornate di anticipo.
Mercoledì sera anche i tifosi che ogni settimana preparano il Taraflex dove giocare – il terreno di gioco per la serie A – l’hanno festeggiata con una speciale maglietta per lei e la sua futura carriera di medico. Gli altri l’hanno applaudita commossi dagli spalti. “Sarà strano non vederla più con noi – dice il presidente Graziano Crimella – ma a lei facciamo un enorme in bocca al lupo per la sua attività professionale. E’ un passo necessario nella vita, a lei un grosso grazie da parte di tutta la nostra società per quello che ha fatto in questi anni con la nostra maglia”.
Caterina Cialfi, al termine del match contro Sassuolo e visibilmente commossa: “Orgogliosa di aver concluso questo campionato con una partita dove siamo state sempre sul pezzo e che ci siamo giocate fino all’ultimo. Abbiamo costruito tanto, in un anno davvero impegnativo visto il numero di gare. La società ha saputo creare un bel gruppo, un bell’ambiente che ha portato sempre tanta gente a tifarci”.
E sullo “imbocca al lupo” dell’addetto stampa Tecnoteam Albese, Cialfi chiosa: “Crepi, ma basta se no piango (ride ndr)”.
(Fonte: comunicato stampa)