Di Roberto Zucca
La Gioiella Prisma Taranto raddoppia. Fa sul serio. E già nei primi giorni di aprile conferma non solo il suo palleggiatore e capitano, Marco Falaschi, ma anche il suo promettente opposto, Tommaso Stefani. Premiando l’impegno, ma soprattutto l’ambizione e il talento di un giovane che, a questa Superlega, ha dato tantissimo:
“Volevo rimanere a Taranto. Ma, soprattutto, Taranto mi ha chiesto di far parte di questo sodalizio anche per la prossima stagione. Sono stato veramente felice di aver firmato e di essere già certo del posto in cui disputerò il prossimo campionato di Superlega“.
La diagonale Falaschi-Stefani promette scintille.
“Ho firmato con entusiasmo quando ho saputo che Marco avrebbe apposto la sua firma sul contratto di rinnovo. È un giocatore in cui ho una grande fiducia, oltre ad essere un elemento che con la sua maturità mi ha sempre supportato e fatto crescere quest’anno“.
L’obiettivo personale diventa giocarsi la Superlega da titolare?
“La società mi ha dato fiducia, confermandomi. Sicuramente c’è la volontà da parte loro di darmi spazio e l’impegno mio di meritarmi il campo domenica dopo domenica. È una comunione di intenti“.
Quest’anno la salvezza è arrivata con una giornata d’anticipo, ma è sfumato il sogno play off.
“Vedo il bicchiere mezzo pieno. Abbiamo conquistato la salvezza, che era un obiettivo non semplice, anche perché il livello contro il quale ci siamo misurati era molto alto. Ovviamente il rammarico di non giocare i play off c’è stato, soprattutto perché ci abbiamo creduto fino all’ultimo“.
Lo mettiamo come obiettivo del prossimo anno?
“Peccherei di presunzione se già mi ponessi obiettivi così ambiziosi a cinque mesi dall’inizio del nuovo campionato. Diciamo che vogliamo riconfermarci. E disputare una Superlega di buon livello“.
Sul resto della squadra bocche cucite?
“Non so nulla. Le posso dire quanto sia stato bello condividere con la mia famiglia la firma alla Prisma con così tanto anticipo. È stato un bel premio. Negli ultimi anni il mercato lo vivevo sempre fino all’ultimo. Quest’anno posso tirare il fiato e stare tranquillo nelle settimane più calde perché so già dove sarò e dove vorrò essere il prossimo anno“.
Con la Puglia è stato amore a prima vista.
“Decisamente. Il cibo, la gente, il mare. Ogni mezza giornata libera concessa cercavo di passarla in compagnia, soprattutto al mare. Ritrovare il mare mi fa tornare indietro nel tempo e mi ricorda Castiglioncello e Viareggio. È qualcosa che realmente è capace di rimettermi al mondo“.
Quanto mare vedrà in estate? Non mi dica tanto.
“(ride, n.d.r.) Se ne vedessi poco, significherebbe che la stagione continuerà con altro! Scherzi a parte, spero che arrivi la chiamata della nazionale. Mi piacerebbe essere chiamato anche per un collegiale con la Seniores. Se così non fosse, vedremo: per le giovanili, ma anche per il resto, è ancora troppo presto per capire cosa sarà nelle prossime settimane“.