Di Redazione
Continua il lungo percorso della Trentino Itas verso la finalissima di Champions League in programma domenica 22 maggio a Ljubljana. Per presentare l’appuntamento conclusivo della stagione il capitano della squadra gialloblu, Matey Kaziyski, è stato protagonista di un’intervista in diretta YouTube sul canale della CEV. L’ufficio stampa del club ne ha raccolto i passaggi più interessanti (qui sotto il video integrale).
IL CAMMINO – “È abbastanza curioso ed incredibile pensare come il cammino di Trentino Volley in questa stagione sia stato identico a quello della precedente nel campionato italiano ma anche in Champions League, pur avendo una squadra completamente differente. Come l’anno scorso, Trento ha infatti incontrato Piacenza e Civitanova nei Play Off Scudetto dopo essere arrivata terza in regular season, e in Europa ha superato Berlino e Perugia prima della Finale da giocare con Kedzierzyn-Kozle. Vorremmo cambiare almeno il risultato di quest’ultima partita, ma al di là di tutto siamo davvero contenti di essere arrivati sino a questo punto, perché la nostra squadra è cambiata tanto e nessuno si aspettava potessimo compiere questo percorso. È una grande sorpresa ed è il primo piccolo risultato”.
RIFONDAZIONE E MODULO – “Durante la scorsa estate, di fatto, questa squadra è stata rifondata quasi nella sua totalità a livello di organico, scegliendo di porre le basi di un nuovo progetto soprattutto su giovani giocatori che possano essere il futuro di Trentino Volley, a cui sono stati affiancati pochi elementi più esperti come me. Anche per questo motivo abbiamo utilizzato un modulo con tre schiacciatori, senza opposto puro, e per nostra fortuna l’inizio è stato subito esaltante con la vittoria della Supercoppa, cosa che ci ha consegnato ancora più convinzione nei nostri mezzi. Non è stato un percorso semplice, ma aver partecipato a così tante manifestazioni ci ha sicuramente aiutato a portare avanti questo tipo di assetto in cui i tre attaccanti di palla alta cambiano continuamente posizione in prima e seconda linea. Lorenzetti ci aveva presentato tutto ciò come una opportunità in più per giocare ad alto livello; eravamo consci di poter eventualmente tornare indietro qualora non avesse dato buoni risultati, ma fortunatamente non ce ne è stato bisogno”.
CALENDARIO E CONDIZIONE FISICA – “È vero, abbiamo giocato tantissime partite ed affrontato molte trasferte, talvolta anche particolarmente lunghe, durante questa stagione, ma è altrettanto vero che non abbiamo mai accusato grossi problemi fisici e questo è stato anche il motivo per cui abbiamo potuto portare avanti positivamente il progetto tecnico, che quindi non ha accusato grosse interruzioni nel suo sviluppo. Aver affrontato così tanti impegni ufficiali è stato molto utile per migliorare le nostre intese. Il paradosso è che, dopo aver avuto un calendario così intenso, ora avremo due settimane per preparare una sola partita; il nostro obiettivo deve necessariamente essere quello di rigenerarci dal punto di vista fisico in questa prima settimana e poi in quella successiva ritrovare resistenza e ritmo di gioco per riuscire a dare il massimo per tutta la partita di Lubiana”.
SEMIFINALE CON PERUGIA – “Vincere quel confronto è stato pazzesco, non solo per noi ma anche per tutte le persone che ci stanno attorno. Non ricordo di aver mai ricevuto così tanti messaggi di congratulazioni per una vittoria come dopo la gara di ritorno di Semifinale giocata alla BLM Group Arena contro la Sir Sicoma Monini. Il livello agonistico e tecnico del doppio confronto è stato davvero eccezionale; quando giochi più volte contro uno stesso avversario nell’arco di poche settimane, forse riesci a trovare con maggiore precisione il loro punto debole e, in quel caso, devi approfittarne e continuare a battere il chiodo finché è caldo. È quello che è successo a noi contro Perugia”.
KEDZIERZYN-KOZLE – “È un avversario diverso da tutti quelli che abbiamo affrontato sino ad ora in questa stagione, anche perché gioca un campionato differente dal nostro come quello polacco. Ad ogni modo la pallavolo è sempre lo stesso sport e credo che la differenza la faccia come ogni volta l’incisività al servizio; quello sarà l’obiettivo principale di entrambe le squadre che giocheranno la Finale di Lubiana, poi è normale che ci sarà anche spazio per qualche sorpresa, come sempre accade in partite del genere. È un bel momento della vita di questa squadra e di questo gruppo: daremo tutto e dobbiamo essere pronti a qualsiasi tipo di situazione”.
ESPERIENZA – “Credo che la stagione che abbiamo sin qui vissuto ci abbia preparato nel miglior modo possibile a quello che ci attende a Lubiana. Dovremo stare attenti a tutto ma anche non caricarci di troppe pressioni che, col passare del tempo, aumenteranno inevitabilmente. Dobbiamo avere pazienza, anche perché mancano ancora tanti giorni al match. La mia esperienza rispetto a partite di questo tipo è particolarmente importante e sto cercando di trasferirla agli altri, nel tentativo di far capire che dobbiamo rimanere votati al lavoro, dobbiamo essere professionali e dobbiamo essere concentrati per un lungo periodo di tempo”.
LUBIANA – “La capitale della Slovenia come sede di gioco è una buona soluzione per entrambe le tifoserie, perché non è così distante sia dall’Italia sia dalla Polonia. Mi auguro che sia quindi un grande match anche sugli spalti e che ci siano tanti tifosi, indipendentemente dalla squadra per cui terranno. La scorsa finale si è giocata a Verona a porte chiuse ed è bellissimo pensare che quello sia ormai solo il passato. Per noi giocatori cambia molto avere il supporto del pubblico, anche a livello di sensazioni; fa tutta la differenza di questo mondo”.
UN RICORDO PARTICOLARE – “Se penso a qualcosa di speciale che mi lega alla Champions League non posso che pensare al tipo di approccio che abbiamo avuto in occasione della Finale del 2011, giocata a Bolzano e vinta in pratica di fronte al nostro pubblico. Gli italiani sono molto superstiziosi ma in quella occasione sono saltati tutti i rituali perché si ruppe il pullman proprio pochi minuti prima della partenza dall’hotel per il palazzetto e ci arrangiammo in qualche modo per raggiungere la destinazione. Poteva essere un segnale negativo in vista della partita, invece poi tutto è andato bene. Abbiamo vinto giocando bene”.
(fonte: Trentino Volley)