Di Redazione
Era arrivato in Italia con la medaglia di migliore centrale del campionato polacco. Poi è diventato il migliore centrale delle Olimpiadi di Tokyo. Ora per il transalpino Barthelemy Chinenyeze, verso il quarto campionato in Superlega, dopo due anni a Vibo e uno a Milano è passato il treno dei campioni d’Italia della Lube. Il suo compito? Fare dimenticare ai tifosi marchigiani un certo Simon… Impresa forse impossibile nel brevissimo periodo, ma Babar non è certo uno che si spaventa davanti alle imprese e alle domande anche scomode. Ecco le sue prime parole raccolte in un comunicato stampa del club biancorosso dal ritiro della nazionale francese in Canada in attesa del debutto nella VNL 2022.
La Lube è un treno che non passa tutti i giorni! Non pensi?
“Assolutamente! Significa che ho lavorato bene e ne raccolgo i frutti!”
Raccogliere l’eredità di Simon al centro ti mette pressione o ti stimola?
“Mi motiva molto arrivare in un reparto che annoverava un campione di fama mondiale capace di vincere tutto alla Lube. I tifosi ne sono innamorati! Io sono qui per dare un grande contributo! Mi voglio mettere alla prova! Anche se non sono Simon, posso fare la differenza in campo e lavorerò affinché avvenga!”
Sul perché la Lube lo abbia scelto, Chinenyeze non crede sia merito solo della sua prestazione mostruosa nei quarti di finale di Coppa Italia.
“Nella gara secca dei Quarti contro la Lube all’Eurosuole Forum disputai proprio una bella gara, ma certe valutazioni si fanno nell’arco di tutta una stagione e penso di essermela cavata bene tra Nazionale francese e Allianz Milano”.
Cosa ti aspetti dalla prossima annata? Avrai lo Scudetto sul petto!
“Non è facile arrivare nel team che ha vinto il titolo, intanto perché è un’impresa confermarsi e Civitanova ha vinto tre Scudetti di fila stravolgendo tutti gli equilibri. Persino quest’anno che era durissima. Oltre a me ci saranno altri innesti, quindi ci dovremo ambientare. Sarà una bella sfida personale! Ho buone sensazioni, sento che potremo fare grandi cose insieme!”
Due parole anche sul livello della Superlega, sempre il più alto del mondo e su cosa lo ha sempre colpito della Lube vista da avversario.
“Senza dubbio la completezza. Non c’era un singolo giocatore da limitare ma tutti gli effettivi! Quando ti misuri con tanti fuoriclasse insieme, le insidie possono arrivare da ogni singolo avversario. Non mi riferisco solo ai titolari, ma anche alla panchina. Inoltre, la Lube è forte tanto in casa quanto in trasferta!”
Sei giovane, ma hai già fatto la differenza! La tua più grande gioia?
“Vincere un oro olimpico non ha paragoni. Per me è stato bellissimo farcela al primo colpo e chiudere la manifestazione da MVP nel mio ruolo!”.
Ancora un paio di curiosità sulle passioni del centralone fuori dal campo.
“Amo la musica! La mia vita deve avere per forza una colonna sonora. Sento canzoni quando mi alleno, quando guido e se sto solo a casa. Con la musica italiana devo ancora migliorare, ma se serve un dj lo avete trovato!”
Dj alle feste, ma anche medico mancato! Sei pieno di sorprese!
“Prima di farmi strada come pallavolista sognavo di diventare un medico, in effetti. Poi la vita mi ha messo davanti a una scelta. Sono contento così! Non vedo l’ora di giocare con la nuova maglia e conoscere la tifoseria marchigiana!”
(fonte: Comunicato stampa)