Di Redazione
Idee chiare, tanta voglia di emergere e la consapevolezza che lavorando bene in palestra si può realizzare l’impossibile. È un bagaglio pieno di entusiasmo e di ambizione quello con cui Marcello Mattioli si presenta a Porto Viro. Il nuovo secondo allenatore della Delta Group è reduce da una stagione trionfale a Reggio Emilia, dove, insieme a Vincenzo Mastrangelo, ha vinto Coppa Italia e playoff di A2.
Un bis straordinario (e inatteso), che magari sarà difficile ripetere in Polesine, ma da cui Mattioli trae ispirazione per la prossima avventura a fianco di Matteo Battocchio: “Se remiamo tutti dalla stessa parte con il massimo impegno su ogni palla in ogni allenamento possiamo divertirci – dice Mattioli, 40 anni tra poche settimane – L’esperienza dell’anno scorso a Reggio mi ha insegnato che i sogni non hanno limiti… E se non ci si pone limiti i sogni si trasformano in consapevolezza nei momenti decisivi”.
Dopo essersi disimpegnato in campo come palleggiatore e come libero, Mattioli inizia la sua carriera in panchina nelle giovanili del Pianeta Volley. Il passaggio alle categorie seniores con Energy Volley Parma, due stagioni tra Serie C e Serie B. L’anno scorso la chiamata di Reggio Emilia in A2, campionato che affronterà anche quest’anno con la Delta Group: “Tutti mi hanno parlato molto bene della società e dell’ambiente nerofucsia. Ho avuto buone sensazioni già dai primi contatti con il club e trovo molto stimolante poter lavorare con coach Battocchio. Quando preparavamo le partite l’anno scorso studiavamo le scelte che alcuni allenatori avevano fatto contro i nostri avversari del weekend, e tra questi c’era Matteo, segno che è un tecnico estremamente preparato. Mastrangelo, con cui ho condiviso tante vittorie nell’ultimo anno e di cui ho una profonda stima e ormai considero un amico, mi ha consigliato di non farmi scappare questa opportunità. A Porto Viro inoltro ritrovo Fefè Garnica, anche questo è un fattore che ha orientato la mia scelta”.
Mattioli inquadra così il suo compito: “Il ruolo del secondo è molto delicato e a volte sottovalutato. Oltre a competenze tecniche, tattiche e umane è necessario saper leggere le situazioni in modo veloce e capire come e quando intervenire direttamente o se è meglio che sia il primo allenatore a farlo. Bisogna capire quando fare un passo indietro e quando invece è necessario esporsi in prima persona. È un ruolo delicato ma che può e deve essere un aiuto concreto per il primo allenatore, per i giocatori e per il resto dello staff”.
Così invece sul lavoro impostato con Battocchio: “Io e Matteo ci siamo incontrati diverse volte, oltre a tenerci in contatto costante con telefonate e videocall – prosegue Mattioli – Abbiamo condiviso la nostra idea di pallavolo parlando di quali sistemi di gioco adotterà la squadra, ci siamo allineati con il preparatore in modo da aver già un programma da seguire nelle prime settimane e condiviso con il resto dello staff i metodi di lavoro. Entrambi sappiamo quanto sarà difficile il prossimo campionato ma siamo consapevoli dei risultati che possiamo ottenere dalla nostra squadra con un buon lavoro in palestra. La società ha fatto un ottimo lavoro sul mercato, nel roster ci sono giocatori di grande esperienza, altri più giovani ma già forti e con ulteriori margini di miglioramento, oltre ad alcuni ragazzi molto promettenti: mi sembra un bel mix. Abbiamo diversi cambi importanti che non ci aiuteranno solo a partita in corso, ma anche ad alzare la qualità degli allenamenti. Questo è fondamentale per fare bene”.
(fonte: Comunicato Stampa)