Comunicazione social, la Lega maschile punta sui TikTok delle squadre

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Di Redazione

E’ vicino a compiere il suo sesto anno di vita TikTok, ma è ancora il più giovane e il più in crescita tra i social network. Il suo pubblico in espansione, non più soltanto tra i giovanissimi, ne fa un bacino di pesca anche per il mondo dello sport. Da tempo se ne sono accorti i piccoli e grandi atleti e le piccole e grandi squadre. Sbarcare sui social non ha infatti costi di partenza. Possiamo dire che si tratta della forma più democratica di comunicazione. Anche nel volley c’è chi si è subito mosso in questa direzione. Ha messo un presidio importante su tutte le forme di interazione social, TikTok compreso. Ora, la Lega Pallavolo di Serie A maschile, come già fatto in passato prima con i siti Internet (sono obbligatori per le squadre di serie A), poi con Youtube e Facebook, cerca di premere sull’acceleratore sul social cinese. Nell’ultima edizione del Media Day, a Bologna, il vicedirettore della Lega, Fabrizio Rossini ha organizzato una masterclass dedicata ai comunicatori delle 54 squadre di serie A italiane (12 di Superlega, 14 di A2, 28 di A3).

A fare da relatrice principale, la giovane Media partnership manager Italia di TikTok, Simona Campanale, che ha presentato anche una serie di servizi dedicati alle società di volley, ad iniziare dalla “spunta blu” ovvero dall’identificazione dell’account della società come ufficiale. Un particolare non di poco conto nel mare magnum degli account social.

I numeri del volley su TikTok, come detto, sono importanti. I principali hashtag #Volley #Volleyball e #Pallavolo contano qualcosa come 4, 32 e 1,5 miliardi di visualizzazioni. I punti di forza della piattaforma sono noti: video, live e stories. Una serie di funzioni permette poi di sprigionare la creatività, modificando i video creati e inserendo tanta musica e altre “contaminazioni”.

I suggerimenti per iniziare sono molto semplici. Dal video verticale, il telefono non si deve quindi girare, alla lunghezza ideale dei video, che va dai 11 secondi agli 10 minuti, fino alla costanza di pubblicazione, ovvero non meno di tre contenuti la settimana.

Poi si devono seguire i trend, puntare sull’autenticità, creare contenuti riservati alle community e soprattutto studiare e utilizzare i dati. Gli Analytics di TikTok, così come quelli di Google o di Facebook sono sempre una fonte importante per lo sviluppo di qualsiasi attività di comunicazione.


Diversi i suggerimenti dati alle squadre per aumentare appeal e followers, dalla pubblicazione di highlights delle partite in forma creativa, al mostrare il “dietro le quinte” di un match o un allenamento, fino a dare al pubblico la possibilità di interagire qualche volta anche con i giocatori e i tecnici, possibilmente live.

Consigli che tante delle 54 società di serie A già seguono da tempo. Ci sono realtà che presidiano come detto tutti i social con uno staff dedicato. Un campionato nel campionato insomma con i comunicatori pronti a sfidarsi nella quotidianità a suon di followers. Chi vincerà quest’anno?

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