Di Redazione
La medaglia d’oro vinta ai Mondiali al collo e un sorriso smagliante sul volto: così si è presentato Yuri Romanò alla sua prima uscita con la Gas Sales Bluenergy Piacenza, la presentazione ufficiale svoltasi stamattina nella sede della Pagani Geotechnical Equipment. Al tavolo dei relatori anche Edoardo Pagani, titolare dell’azienda, la presidente della società Elisabetta Curti, il vice allenatore Massimo Botti e il vicedirettore generale della Banca di Piacenza Pietro Boselli.
Le prime parole dell’opposto non possono che tornare sul trionfo iridato: “Nella mia testa passano tante cose, è stato tutto bellissimo e ancora non mi rendo conto che siamo entrati nella storia. Ce la siamo goduta ma adesso si riprende, il bello dello sport è che un continuo esame, una sfida dopo l’altra. L’esame qui a Piacenza è dimostrare e confermarmi ai livelli visti con la nazionale, in SuperLega non ho ancora giocato con continuità e devo dimostrare di poterci stare“.
“Mi aspetto una stagione intensa e bella – aggiunge Romanò – è bellissimo potere lavorare con campioni che fino a due anni vedevo in televisione, ci toglieremo delle belle soddisfazioni. Con Brizard sta andando bene, lui è un campione e già ci stiamo trovando bene. Per me sarà anche un debutto in Europa a livello di club, sono curioso di vedere come, possiamo dire la nostra“.
Il tormentone che accompagna l’attaccante azzurro è quello di aver giocato poco in Superlega, ma lui la prende con filosofia: “Sono sempre riuscito ad analizzare la cosa con grande serenità. Vista da fuori la SuperLega è un campionato diverso da tutti gli altri, ci sta che le società magari non vogliamo rischiare. Piacenza, fin dall’inizio della trattativa, ha dimostrato grande attenzione verso di me: sono convinto che con la pazienza le occasioni arrivino e poi sta a me sfruttarle“.
Un’attenzione confermata dalla presidente Elisabetta Curti: “Molti lo ricorderanno anni fa quando lo avevamo avversario in A2, lo avevamo subito notato per le sue capacità e adesso siamo felici di averlo qui. Noi crediamo nei giovani. Tutti lo cercano, ma noi lo abbiamo cercato e voluto prima della sua esplosione al Mondiale: a lui faccio solo i complimenti per quanto fatto e un grosso in bocca al lupo per la nuova stagione“.
“Sapevamo già di avere una squadra forte – sottolinea infine Massimo Botti – allestita con grandi giocatori. Certo ci riempie di orgoglio avere tre campioni del mondo nel roster, ora dobbiamo lavorare per diventare squadra perché sulle qualità tecniche dei giocatori non ci sono dubbi. Lo sport non è fatto di valori assoluti, ma di momenti che si creano giorno dopo giorno“.
(fonte: Comunicato stampa)