Di Redazione
C’è chi si abbandona al pianto e chi riesce a tirare fuori un sorriso. Le emozioni sono tante e variegate, ma c’è un concetto che ricorre nelle parole di tutte le giocatrici azzurre dopo la finale per il terzo posto dei Campionati Mondiali femminili, vinta per 3-0 contro gli USA: “Non è mai scontato vincere una medaglia“. Lo rimarca prima di tutte la capitana Miriam Sylla: “Non era magari l’obiettivo principale, non era la medaglia che volevamo, ma comunque siamo terze al mondo e non è una cosa semplice. Abbiamo dimostrato carattere e tenacia, complimenti a noi. È visibile a tutti quanto quest’Italia abbia lavorato e sia cambiata, ma abbia mantenuto la sua identità, e stia alzando l’asticella. Rimpianti per il Brasile? Non saprei, è stata una partita sofferta, ma abbiamo dato il 100%. Penso che sia uno di quei momenti che bisogna segnare e passare avanti“.
In precedenza, ai microfoni Rai, la schiacciatrice era stata ancora più chiara: “Ho sfogato la rabbia subito dopo la sconfitta contro il Brasile, adesso è il momento di festeggiare per il fatto che siamo riuscite, nonostante tutte le difficoltà, a onorare la maglia. Cosa ho detto dopo la semifinale? A volte bisogna imparare a stare zitti, sono situazioni in cui non servono parole. Bisognava dire qualcosa oggi, ed è stato che dovevamo onorare il lavoro fatto da noi e onorare noi stesse. Dentro lo spogliatoio ci sono 14 grandi donne, alle quali faccio un grandissimo complimento perché è stata estate di carattere duro lavoro e sudore. Abbiamo sognato insieme, purtroppo non è arrivata la medaglia che sognavamo ma ne è arrivata un’altra che vale tanto“.
Non riesce a trattenere le lacrime Caterina Bosetti: “Nel mio pianto c’è un po’ tutto quello che abbiamo accumulato per 3 giorni. Abbiamo provato a non farci divorare delle emozioni e adesso stanno uscendo un po’ tutte. Non è stato facile giorni tosti pieni di critiche da fuori, insicurezze da dentro perché comunque quando perdi una partita così è normale. Oggi è stata una grande gara, da grande squadra quale siamo: c’era in palio una medaglia, l’abbiamo portata a casa e va valorizzata“.
“Molte volte quando non si raggiunge quello che si voleva è difficile mettersi subito a ripensare a un altro obiettivo – commenta Anna Danesi – non era facile e abbiamo comunque concluso l’estate con una medaglia mondiale, che non è mai scontata. Questo gruppo ha ancora tempo di crescere, maturare, riguardare gli errori e andare avanti“.
Stesso concetto ribadito da Moki De Gennaro: “Non era facile scendere in campo oggi. Sognavamo l’altra finale, però questa è comunque una finale e una medaglia che rimane. Se valuto tutta l’estate, con un oro alla VNL e un bronzo mondiale, sono molto contenta. Oggi abbiamo resettato pensando all’importanza della partita, l’ultima di quest’anno, era giusto affrontarla nel migliore dei modi e la mentalità giusta. È stata un’estate lunga, devo dire che siamo state molto brave; certo, volevamo di più, però ci sono anche gli altri, che preparano come noi i Mondiali per poterli vincere, e loro si sono meritati la finale più di noi“.
Gioia sincera, infine, per Marina Lubian: “Avevamo questo oggi da fare e l’abbiamo fatto, il meglio che potevamo. Magari non è quello che ci aspettavamo prima, però il passato non si può cambiare. Va bene così, sono contenta di aver dato il mio contributo per quanto possibile, di essermi espressa al meglio e aver aiutato la squadra. Il bilancio è positivo, l’estate è stata lunga e difficile e possiamo essere soddisfatte“.
(fonte: YouTube Federazione Italiana Pallavolo)