Di Eugenio Peralta
Per usare un eufemismo, in questo momento Rosamaria Montibeller non è certo la donna più amata dagli appassionati di pallavolo italiani. La grande prestazione che la brasiliana ha tirato fuori dal cilindro nella semifinale dei Campionati Mondiali contro l’Italia è stata uno dei principali fattori che hanno condotto all’eliminazione delle azzurre. Eppure quella che a noi è sembrata un’impresa eccezionale lascia un po’ di amaro in bocca all’ex giocatrice di Perugia e Novara, arrivata in Italia a tempo di record in tempo per la presentazione ufficiale della sua nuova squadra, la Unet E-Work Busto Arsizio.
“Abbiamo lavorato tantissimo per questi Mondiali – racconta Rosamaria – e sognavamo tanto la medaglia d’oro. Ovviamente arrivare in finale è già bellissimo, siamo andate in crescendo e si è visto un gruppo molto forte. Sono molto orgogliosa di quello che abbiamo costruito, ma rimane anche quella sensazione di poter fare di più: non siamo riuscite a dare il meglio in finale. Ma va bene così, non dobbiamo disprezzare questo argento per cui abbiamo lottato tanto e che ci siamo meritate“.
La cosa straordinaria è che la brasiliana, in Italia sempre utilizzata come opposto, ha dato il suo meglio nella seleçao come schiacciatrice di posto 4: “Sono abituata già da un po’ a giocare in tutti e due i ruoli – racconta – e questo per me è sempre stato un valore aggiunto, ma sinceramente se devo scegliere preferisco fare l’opposta. In nazionale, però, ho sempre trovato più spazio da schiacciatrice, quindi provo a tenermi sempre pronta per dare una mano in tutte e due le posizioni, perché questo è importante per me e mi ha aperto tante porte nella mia carriera. E sono comunque contenta di aver raggiunto un obiettivo così importante giocando in quel ruolo“.
Per Montibeller una squadra tutta da scoprire, letteralmente, visto che non ha ancora partecipato neppure a un allenamento: “Finora ho avuto come compagna di squadra solo Carli (Lloyd, n.d.r.), ma conosco le altre per aver giocato contro di loro, e sono sicura che potremo fare delle belle prestazioni. Io non vedo l’ora di giocare un po’ di più: nell’ultima stagione a Novara non ho avuto tante opportunità e anche in nazionale qualche infortunio mi ha frenato. Qua voglio davvero dare il meglio per la squadra, un gruppo giovane e molto motivato a fare dei bei risultati“.
