Di Redazione
Il caso Paola Egonu entra anche in Parlamento. Lo sfogo dell’opposta azzurra, che dopo la finale per il terzo posto dei Mondiali aveva confessato in lacrime di voler lasciare la nazionale a seguito dell’ennesimo commento a sfondo razzista, è stato l’oggetto del primo intervento nella nuova legislatura di Mauro Berruto, ex ct della nazionale e neo-eletto alla Camera dei Deputati con il Partito Democratico.
Dopo aver riferito l’episodio, Berruto ha proseguito, rivolgendosi al presidente Lorenzo Fontana: “Paola è una ragazza forte e reagirà, ma le sue lacrime sono le lacrime di tutte le Paola che non hanno il suo stesso talento e agilità, ma hanno la stessa dignità e devono avere gli stessi diritti. Sono lacrime di tutti quei Paolo e quelle Paola che vanno a scuola con i nostri figli, ma non possono essere cittadini italiani, e non capiscono né loro, né i nostri figli il perché. Sono le lacrime di tutte le Paola o i Paolo che vogliono sentirsi liberi di amare chi desiderano“.
“La pallavolo ha insegnato a me tutto – ha aggiunto l’ex CT azzurro – oggi insegna al paese che la bellezza delle differenze non può essere retorica, dichiarazione a cui non si dà seguito o, peggio, imbiancatura di sepolcri. Quelle lacrime non riguardano solo Paola, quelle lacrime riguardano noi e ci inchiodano alla nostra responsabilità di essere, da questa aula, esempi viventi, e di incarnare in questo Parlamento l’immagine di un paese moderno e civile. E allora, presidente Fontana, ognuno dichiari da che parte sta: noi stiamo dalla parte di Paola Egonu, donna, pallavolista e italiana“.
(fonte: Twitter Mauro Berruto)
