B maschile, Silvestrini racconta la sua Sabini Castelferretti: “Futuribile, sostenibile, imprevedibile”

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Foto Pallavolo Sabini Castelferretti
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Di Redazione

In una lunga intervista rilasciata ai microfoni della sua nuova società, la Pallavolo Sabini Castelferretti, il secondo allenatore Nazario Silvestrini si racconta e spiega i motivi di questa sua scelta.

“Ho scelto Castelferretti per diversi motivi, ma potrei riassumerli in tre punti: la Serie B, un livello nazionale con un rooster giovane, talentuoso e soprattutto “home-made”, figlio dell’egregio lavoro svolto dalla Sabini negli ultimi anni; il mitico PalaLiuti, un vero e proprio contenitore dell’entusiasmo e dell’orgoglio castelfrettese, una unicità che mi ha da sempre colpito ogni qual volta ci son capitato da sfidante; e infine la conoscenza di Maurizio Fabbietti. L’idea di provare a modellare un metodo di lavoro condiviso negli ultimi due anni trascorsi insieme alla Montesi con questo gruppo, che ha delle analogie come quelle di valorizzare giovani e non avere rose di giocatori professionisti, è di stimolo assoluto”.

“Tre aggettivi per distinguere la squadra attuale? Futuribile, sostenibile e imprevedibile. Per il primo aggettivo basta arrivare prima agli allenamenti e si capisce, guardando gli altri gruppi, che la prima squadra di serie B non è né un caso, né un vezzo né un gruppo a sé stante, semplicemente il frutto di tanti semi gettati da molti anni. Sostenibile per il buon equilibrio e la buona alternanza tra chi spinge e chi segue, chi ha esperienza e chi deve farla, ci consente di poter essere una squadra in grado sostenere tutto il campionato anche nei momenti di difficoltà. Imprevedibile perché ho letto un articolo dove ci hanno già definito coriacei, e mi piace! Però penso che quell’aggettivo sia più figlio del fatto che possiamo stupire e soprattutto stupirci di noi stessi”. 

Un giudizio poi sulle prime due partite disputate e poi in generale sul girone E. “Non è mia prassi nascondermi dietro le non-risposte, ma per quanto riguarda il girone, penso sia assolutamente prematuro esprimere giudizi, soprattutto per me che ho bisogno di vedere, raccogliere ed elaborare tanti numeri prima di poter fare delle valutazioni oggettive. La squadra ha sicuramente un bel caratterino tale per cui ogni partita sarà emozionante”.

Obiettivo stagionale? “L’obiettivo nel nostro caso rimane assolutamente quello di valorizzare i giovani della società come per tutti gli altri gruppi”. 

(fonte: Comunicato stampa)

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Paolo Falabella affiancherà Morato come vice-allenatore a Cisterna

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Il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley sarà coach Paolo Falabella, che andrà ad affiancare il nuovo head coach Daniele Morato alla guida della squadra per la stagione 2025/2026. Nonostante la giovane età, Falabella porta con sé una consolidata esperienza internazionale: nell’ultima annata in Svizzera, alla guida del Volley Amriswil, ha conquistato la Coppa di Svizzera, la Swiss League e la Supercoppa, centrando inoltre un prestigioso piazzamento per il club elvetico in Coppa CEV. Nel 2023 ha inoltre fatto parte dello staff tecnico della nazionale del Marocco.

Nato a Lagonegro nel 1986, laureato in Scienze Motorie e specializzato in Scienza e Tecnica dello Sport, Paolo Falabella è anche docente nazionale Fipav. Dopo aver guidato da primo allenatore realtà importanti della Serie A come Lagonegro, Aversa e Bari, e aver ricoperto il ruolo di vice allenatore a Siena nella stagione 2021/2022, culminata con la promozione in Superlega, Falabella è ora pronto a mettere il suo bagaglio tecnico e umano al servizio del Cisterna Volley.

"Sono davvero felicissimo di poter iniziare questa esperienza a Cisterna – le prime parole di coach Falabella –. Per me sarà il primo anno in Superlega: ci sono andato vicino più volte, ma per una serie di circostanze non ero mai riuscito ad approdarvi. Per questo motivo oggi sono ancora più contento di poterlo fare, e in particolare di farlo proprio con Cisterna Volley".

Falabella guarda con entusiasmo al gruppo che affronterà la prossima stagione: "Dal punto di vista tecnico, siamo una squadra molto giovane, così come giovane è lo staff. Questo è un aspetto che considero estremamente stimolante: ci sarà da lavorare tanto, trascorreremo molte ore in palestra. Mi aspetto una stagione impegnativa, fatta di lavoro intenso e risultati da conquistare con fatica, ma anche con grande entusiasmo".

L’esperienza in Svizzera ha lasciato un’impronta profonda nel metodo di lavoro del tecnico lucano: "Dalla Svizzera porto con me un’impostazione organizzativa davvero impressionante. Quando si dice che gli svizzeri sono precisi, non è solo un modo di dire: lo sono davvero. È qualcosa che mi ha colpito profondamente e che spero di poter applicare anche nella mia vita professionale, in termini di metodo e attenzione ai dettagli".

Racconta, infine, il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley: "Ovviamente amo molto il lavoro in palestra, come tutti gli allenatori. Tuttavia, la parte che sento più mia, quella che mi dà maggiore soddisfazione e nella quale mi sento più preparato, è quella di studio e analisi. Mi appassiona tantissimo tutto ciò che si svolge al di fuori delle ore di allenamento: il lavoro d’ufficio, la preparazione, il confronto sull’organizzazione delle sedute, l’analisi degli avversari. È probabilmente l’aspetto che preferisco del mio mestiere: studiare i modelli di prestazione, capire cosa serve davvero per raggiungere un obiettivo, ragionare su come ottimizzare ogni dettaglio. Non essendo un ex giocatore, non ho quella naturale inclinazione verso la dimensione più fisica del lavoro quotidiano in campo, quindi, ho sviluppato una particolare attenzione verso la parte metodologica e analitica, che trovo stimolante e utile per il lavoro complessivo dello staff".