Di Redazione
Il Giudice Sportivo ha rigettato l’istanza di ricorso della Med Store Tunit Macerata relativa alla partita di Serie A3 maschile dello scorso 6 novembre contro il Monge-Gerbaudo Savigliano, omologando il risultato di 1-3 in favore dei piemontesi. Le proteste dei marchigiani vertevano sull’ultimo punto del primo set, poi chiuso sul 25-27 in favore degli ospiti, e ipotizzavano un’irregolarità nell’applicazione del Video Check.
Sul punteggio di 25-26, infatti, il primo arbitro Alberto Dell’Orso aveva fermato il gioco rilevando un fallo di “quattro tocchi” da parte della squadra maceratese. Il Video Check richiesto dalla Med Store Tunit aveva poi rivelato l’insussistenza del fallo e, perciò, il secondo arbitro Alessandro Somansino aveva proposto la ripetizione dell’azione. Il direttore di gara non è però tornato sulla sua decisione e ha assegnato il punto a Savigliano, chiudendo il set: Dell’Orso ha infatti sostenuto che il suo fischio fosse stato irrilevante, in quanto – come accertato dalla revisione delle immagini al Video Check – nessun giocatore di Macerata sarebbe stato comunque in grado di recuperare la palla e di proseguire l’azione.
Nella sua sentenza, il Giudice Sportivo rileva che “il primo arbitro dirige la gara ed ha autorità su tutti i componenti del collegio arbitrale, potendo annullare le decisioni di questi ultimi se giudica che questi siano in errore“, e pertanto “appare immune da censura la decisione del primo arbitro che, smentendo la iniziale valutazione del secondo arbitro, abbia poi deciso di non dar corso alla ripetizione dell’azione di gioco. Allo stesso modo – continua il Giudice – non si ritiene sia illegittimo che il primo arbitro, analogamente a quanto previsto dall’Art. 16 del Regolamento Video Check, possa profittare di un utilizzo più intenso dello strumento a immagini rallentate a fini maggiormente valutativi di un’azione o delle sue conseguenze in termini di assegnazione del punto“.
(fonte: Comunicato stampa)