Di Redazione
Mercoledì 23 novembre (ore 20.30), Palaferroli di San Bonifacio, si attende una partita di grande interesse. Da una parte Montecchio Maggiore, che punta ad allungare la striscia positiva (quattro successi e una sconfitta nelle cinque giornate di campionato giocate), difendendo la seconda posizione in classifica nel girone B. Dall’altra un Messina carico dopo essere uscito a testa alta domenica scorsa da una partita combattuta colpo su colpo con Anthea Vicenza, rimontando due set e arrendendosi al tie-break.
Ingresso gratuito per gli under 16. È la promozione speciale lanciata da Unione Volley Montecchio Maggiore – Ipag Sorelle Ramonda per promuovere la presenza del pubblico più giovane nel palazzetto veronese, sensibilizzandolo sulla pratica e sulla passione dello sport.
A fare il punto prepartita è Davide Vallortigara, preparatore atletico classe 1993 di Thiene, da quest’anno in forza al Montecchio dopo un passato da schiacciatore nelle fila di Schio, Lauria Volley, Bassano e Zanè.
“Arriviamo da una trasferta a Marsala che è stata abbastanza faticosa – dice – tra il viaggio in aereo e cinque set in cui abbiamo dato tutto. Con il coach Marco Sinibaldi stiamo lavorando sullo scarico per riprendere le energie, consci che avremo di fronte una squadra come Messina che darà il massimo, anche se pure le siciliane arrivano da una trasferta lunga e impegnativa a Vicenza, con la partita chiusa al tie-break. Le ragazze, comunque, fisicamente stanno bene, anche perché la domenica precedente si erano fermate per un turno di riposo. Serve solo serenità per portare a casa i punti che riusciremo a prendere, con la carica che ci ha dato la vittoria a Marsala, di cui dobbiamo essere soddisfatti”.
Davide, come sta andando il lavoro di preparazione?
“Montecchio è una realtà molto stimolante. Conoscevo Marco Sinibaldi da parecchi anni e sapevo che il suo obiettivo è quello di cercare la perfezione, cioè di tirare fuori il meglio da ogni atleta, dalla squadra e da ogni membro dello staff. È una visione che condivido e che ci sta facendo fare un lavoro progressivo e calibrato, volto a sviluppare il più alto potenziale fisico di ogni giocatrice, ma anche a prevenire gli infortuni. È anche un lavoro flessibile, nel senso che la programmazione può essere cambiata a seconda di quello che propone il campionato”.
Un campionato molto lungo e impegnativo.
“Esattamente. Si giocherà spesso due volte la settimana, e quindi in vista di alcune partite bisognerà alleggerire i carichi per evitare che le giocatrici arrivino troppo appesantite in campo. In altre occasioni si potrà caricare di più sugli allenamenti. Chiaramente nessuno ha la bacchetta magica, ma ritengo che la bravura dello staff sia quello di preservare il fisico dall’usura che comporta l’agonismo a livello professionistico, garantendo nel contempo il miglior rendimento. In un campionato come quello di quest’anno avrà la meglio chi fisicamente riuscirà a dare di più fino alla fine”.
Montecchio è al suo primo anno al Palaferroli. Un giudizio?
“È una bella struttura con palestra, sala pesi e altri spazi che ci consentono di fare ogni attività senza bisogno di spostamenti. Il pubblico sta rispondendo molto bene, con un tifo caloroso che ci auguriamo cresca di partita in partita. E tornare a sentire questo calore umano dopo gli anni di lockdown è davvero un bel respiro. Per me, tra l’altro, la palestra è diventata come una casa”.
In che senso?
“Quando non sono al Palaferroli con la squadra di serie A femminile, sono a Montecchio con la A3 maschile o con le giovanili. Insomma, sono una trottola, anche perché ogni tanto vado a Pesaro a trovare la mia fidanzata, Giulia Carraro, palleggiatrice che gioca in A1 nel Vallefoglia. Da un palasport a un altro, anche se in un’altra veste”.
(fonte: Comunicato stampa)