Foto Federazione Italiana Pallavolo

La Fipav si adegua alle nuove norme: sarà abolito il vincolo sportivo

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Di Redazione

Colpo di scena in casa Federazione Italiana Pallavolo: a poco più di una settimana dall’Assemblea Straordinaria del 22 gennaio, che dovrà approvare le modifiche allo Statuto Federale in merito al regime del vincolo sportivo, il Consiglio Federale ha deciso di ritirare l’emendamento presentato in precedenza e presentarne uno nuovo che, di fatto, accoglie in toto l’abolizione del regime del vincolo prevista dalla riforma che entrerà in vigore il prossimo 1° luglio.

Un passo indietro che, spiega il presidente Giuseppe Manfredi in una lettera alle società, è dovuto proprio alla decisione del Governo, che “in buona sostanza non offre alcuna alternativa alla totale abrogazione: ho ritenuto che non possa essere presentata all’assemblea una modifica statutaria in aperto contrasto con la legge nel giro di pochi mesi, senza che nel frattempo la Federazione possa mettere in campo soluzioni alternative e senza considerare che, a questo punto, sarebbe pressoché certa l’applicazione di una pesante sanzione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato“.

Il Garante, del resto, aveva già avviato un’istruttoria sulle norme federali (ascoltando anche i rappresentanti dell’associazione di categoria AIP) e proprio per questo la Fipav era stata costretta a prevedere la modifica dello Statuto. La prima proposta presentata prevedeva il vincolo solo per la fascia di età dai 12 ai 18 anni, liberalizzando tutte le fasce di età successive e “sperando che nel frattempo, considerato anche il cambio della guida politica del paese, il Legislatore potesse rivedere anche nei contenuti, oltre che nelle tempistiche, l’art.31 del DL 36/2021“. Ma questo non è avvenuto e, dunque, la marcia indietro è stata obbligata.

La scelta svuota di fatto di significato l’assemblea del 22 gennaio, che non potrà che limitarsi ad approvare una modifica molto stringata al testo degli articoli 10 bis e 10 ter dello Statuto: a partire dal termine della stagione 2023-2024 ogni tesseramento avrà la durata di un solo anno e sarà rinnovato automaticamente di stagione in stagione, ma il tesserato potrà recedere in qualsiasi momento. Ad assicurare un ritorno economico alla società di provenienza sarà un sistema di indennità e di premi, per ora non meglio definito, la cui attuazione viene demandata al Consiglio Federale.

La Federazione – assicura Manfredi nella lettera – sta avviando in questi giorni il lavoro di appositi gruppi di studio che dovrà, entro il termine del 30 giugno assegnato dalla legge, elaborare parametri e criteri di determinazione dei premi di formazione tecnica, che costituiscono l’unico strumento allo stato riconosciuto dalla legge per compensare lo svantaggio che comunque deriverà dal nuovo regime. Esistono in proposito già diversi modelli di altre Federazioni che hanno dimostrato nel tempo di essere sufficientemente funzionali a ottenere tale scopo e, in ogni caso, siamo aperti a ricevere il contributo di chiunque intendesse partecipare a questa complessa e delicata fase“.

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