Di Redazione
La polemica scatenata da Martina Scavelli sulle misurazioni antropometriche a cui sono soggetti gli arbitri di volley è sempre più in primo piano anche in tv. Dopo che nei giorni scorsi l’arbitra calabrese era stata ospite di “Uno Mattina“, ieri a occuparsi del suo caso è stata “Le Iene“. Nel suo classico stile, la popolare trasmissione di Italia 1, oltre a riepilogare la vicenda e raccogliere la testimonianza di Scavelli, ha riportato alcune testimonianze di sue colleghe che hanno rinunciato al ruolo per aver superato i parametri massimi, e mostrato le immagini di altri direttori di gara (uomini) giudicati invece “visibilmente fuori forma“, ma regolarmente designati in Serie A.
La giornalista responsabile del servizio, Alice Martinelli, ha poi intervistato un “ex responsabile dei ruoli nazionali” che, protetto dall’anonimato, ha sostenuto che dietro all’applicazione di queste norme ci siano anche “motivi estetici, per una questione di immagine a livello internazionale“, aggiungendo che la regola “non influisce in alcun modo sull’aspetto tecnico” e che comunque “sembra non essere applicata a tutti“. Non è andato a buon fine, invece, il tentativo di misurare e pesare un arbitro (con tanto di bilancia) dopo una partita di Serie A: il direttore di gara ha rifiutato di rispondere alle domande.
Per la Federazione Italiana Pallavolo è intervenuto il vicepresidente Luciano Cecchi: “Noi ci adeguiamo a tutti i regolamenti che ci provengono dalla Federazione Internazionale, di cui tutti gli arbitri sono a conoscenza. Ognuno è libero di decidere e nessuno impone. Per noi le regole sono uguali per tutti“. Ma il servizio si chiude invece con l’accusa alla Fipav di attuare una discriminazione di genere nell’applicazione delle norme, “chiudendo un occhio” quando si tratta di valutare gli arbitri uomini.
(fonte: Le Iene)