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Mencarelli: “Sono distrutto, l’ho vista crescere”. Bellano: “Era una bella persona”

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Il giorno dopo, la tragedia che ha colpito il mondo del volley con la morte di Julia Ituma è, se possibile, ancora più assurda e dolorosa. E resta inconcepibile per le persone che l’hanno conosciuta e, negli anni della sua breve carriera, hanno lavorato fianco a fianco con il giovane talento della pallavolo italiana. Tra questi c’è sicuramente Marco Mencarelli, l’attuale direttore tecnico delle nazionali giovanili, che l’ha allenata sia nel Club Italia, sia nelle varie rappresentative di categoria, vincendo con lei l’oro agli Europei Under 19 dello scorso anno.

In una bella intervista di Piero Giannico su Tuttosport, Mencarelli confessa oggi tutto il suo smarrimento: “Sono distrutto, perché Julia l’ho vista crescere. Il Centro Pavesi di Milano era la sua seconda casa. Era una ragazza determinata, reattiva, che lavorava con sacrificio tutti i giorni in palestra per arrivare a raggiungere il massimo del suo potenziale. Ogni anno alzava sempre l’asticella del rendimento che la differenziava dalle pari età. Di fronte alle difficoltà trovava sempre la forza di ripartire con ancora più determinazione; aveva quella rabbia agonistica che le permetteva di mettere a terra la palla della vittoria. Con lei avevo di fronte una giocatrice con tutti i presupposti associabili al talento”.

Dal punto di vista umano, il dt azzurro parla di una ragazza dal “carattere più che altro riservato a esternare le sue problematiche. Atleta educata, mai una parola fuori posto, rispettosa del ruolo del coach e dei collaboratori. Una ragazza collaborativa, disponibile in allenamento e sorridente”. E aggiunge: “Morire contro natura a 18 anni, qualunque sia la causa di questo tragico evento, faccio fatica ad accettarlo. Con le ricostruzioni fantasiose che leggo sulla sua morte, per me è difficile riconoscere Julia in ciò che si sente in giro”.

Foto Volleyball World

L’altro allenatore che ha seguito da vicino Ituma è Massimo Bellano, succeduto a Mencarelli alla guida del Club Italia e vincitore dell’oro ai Mondiali Under 20 del 2021. Cosimo Cito lo ha intervistato su La Repubblica: “Julia era forse timida, introversa con i suoi allenatori – dice il tecnico abruzzese – gioviale invece con le compagne, che avevano voglia di scoprirla. E ti si spalancava un mondo. Era una persona bella, da allenare e da starci insieme. Aveva una capacità rara di reagire alle difficoltà, era molto intelligente. Parlava con gli occhi e la mimica facciale, ed era molto educata”.

Alcune delle sue ex compagne hanno descritto Julia come una ragazza fragile, ma Bellano commenta: “Nulla che fosse emerso ai miei occhi. Ho provato a ricordare e ragionare dentro di me, ma non ho trovato un episodio, un momento particolare”. E aggiunge: “Dubito che la pallavolo nel triste epilogo della sua vita c’entri qualcosa”. Ituma, tra l’altro, era in trattativa per trasferirsi proprio a Cuneo, la squadra allenata da Bellano: “Ci conoscevamo, ci stimavamo molto, avremmo ricominciato un progetto mai interrotto. Sarebbe stato bellissimo” conclude il tecnico.

(fonte: Tuttosport, La Repubblica)

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