Mentre proseguono le indagini delle autorità turche sulla tragica scomparsa di Julia Ituma, trovata morta a Istanbul dopo una caduta di sei piani dalla finestra dell’hotel in cui alloggiava con la squadra, è arrivata in Turchia anche la madre della giovanissima giocatrice. Accompagnata dalla sorella, la signora Elizabeth ha visitato il Volley Hotel e ricevuto gli oggetti personali della figlia, e ha rilasciato le prime dichiarazioni alla collega Brunella Giovara, inviata de La Repubblica.
“Vorrei svegliarmi ma non ci riesco, non posso realizzare questa cosa” ha detto la donna, che non crede all’ipotesi del suicidio: “Era così forte, la mia ragazza, che non posso credere che si sia voluta buttare da una finestra. Era una ragazza molto forte, e non solo in campo. Aveva il successo nelle mani“. La madre di Julia ha spiegato di aver parlato con lei la sera stessa della semifinale di Champions League persa dall’Igor Gorgonzola Novara contro l’Eczacibasi: “Mi ha detto: mamma, abbiamo perso. Io ho fatto due punti, ma la squadra ha fatto schifo. Era forte, come sempre“.
Dopo la breve telefonata alla madre però, secondo quanto ricostruito dal quotidiano, la giovane giocatrice ha avuto una conversazione telefonica molto più lunga con un ragazzo, un compagno di scuola del liceo che frequenta a Novara. La stessa chiamata registrata dal video delle telecamere di sicurezza che l’hanno ripresa nei corridoi dell’albergo tra le 22.30 e le 23.50. Poi Julia è rientrata in camera, dove, a quanto pare, la compagna di stanza Lucia Varela ha ricevuto diversi messaggi dal ragazzo con cui la giocatrice aveva discusso al telefono. Intorno all’1.30 le ultime parole tra le due compagne di squadra, poi la centrale spagnola si è addormentata e non si è più accorta di nulla fino al tragico risveglio.
(fonte: La Repubblica)