Nuova sanzione disciplinare per Nino Di Giacomo, presidente del Comitato Regionale della Sicilia della Federazione Italiana Pallavolo. Il numero uno del CR, che a novembre 2022 era stato punito con 4 mesi di sospensione per dichiarazioni diffamatorie contro un altro dirigente federale, ha ricevuto un’altra sospensione di 5 mesi dal Tribunale Federale, per non aver recuperato tempestivamente i crediti vantati nei confronti di alcune società e aver permesso loro di aggirare le normative sulla riaffiliazione, nonostante le posizioni debitorie insolute.
In particolare, Di Giacomo è stato incolpato di non aver recuperato un credito di 500 euro nei confronti della Sporting Club Maccalube Aragona (della quale è egli stesso presidente) e di aver permesso ad altri due club, Mediterranea Eventi e Messina Volley, di dilazionare i rispettivi debiti di 1250 e 1000 euro; allo stesso tempo alle tre società è stato comunque consentito di riaffiliarsi alla Fipav, malgrado il blocco imposto dallo stato di morosità.
Il presidente regionale si era difeso sostenendo di aver ritenuto “privo di fondamento” il presunto debito di Aragona (che però è stato comunque riportato nel bilancio approvato dal Consiglio) e, per quanto riguarda gli altri due club, di aver concesso la dilazione “uniformandosi al pensiero del presidente nazionale Fipav di sostenere e aiutare le società, soprattutto negli anni vessati dalle difficoltà derivanti dal Covid“. Il giudice ha però dato torto a Di Giacomo, rilevando che “i regolamenti di contabilità non permettono a un presidente di Comitato di disporre di denaro di competenza della Federazione“.
Per gli stessi motivi sono stati sanzionati con la sola ammonizione con diffida i consiglieri regionali Antonio Locandro, Rossana Giacalone Caleca, Speranza Maiello, Antonino D’Anna, Alfio Gravagno e Massimo Dibenedetto, in quanto il Tribunale ha ritenuto che il presidente avesse agito “in parte in via autonoma” senza informare il Consiglio.
(fonte: Federvolley.it)
