Il caso politico legato alla sospensione di Wallace, opposto del Sada Cruzeiro, sta causando un vero e proprio scontro istituzionale in Brasile. L’ex giocatore della nazionale – reo di aver minacciato di morte via social il presidente Lula – era stato sospeso dal Comitato Olimpico brasiliano fino al 3 maggio, un termine che gli avrebbe impedito di disputare i playoff scudetto con la sua squadra. Il giocatore e il club hanno però fatto appello alla Corte Superiore di Giustizia Sportiva e quest’ultima ha ribaltato la decisione, autorizzando Wallace a tornare in campo.
Trovandosi di fronte a due decisioni di opposto tenore, la CBV (la Confederazione brasiliana) ha chiamato in causa una società privata, il Centro per la Mediazione e l’Arbitrato (CBMA), la quale ha dato nuovamente ragione a Wallace. A questo punto l’opposto potrebbe regolarmente scendere in campo nella semifinale che vede opposto il Sada Cruzeiro al Farma Conde Sao José e che, in attesa della sentenza, era stata rinviata di alcuni giorni. Il Sada ha però deciso di non mandarlo a referto in Gara 1, vinta per 3-2, e non ha commentato ufficialmente la decisione.
La maggior parte dei commentatori ritiene tuttavia che la controversia legale non sia ancora chiusa: nel caso in cui Wallace scendesse in campo, il Comitato Olimpico potrebbe infliggergli una sanzione ancora più pesante per non aver rispettato la sospensione. Per l’opposto potrebbero inoltre esserci conseguenze anche sul piano della giustizia ordinaria.
(fonte: UOL, CBV)