Il Pagellone di Paolo Cozzi – Michieletto da 10, Balaso sbanda con la Lube

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Una Trento perfetta, la più bella della stagione, ma anche una Civitanova che di improvviso si ritrova prigioniera di quelle sabbie mobili che ne avevano minato la stagione fra gennaio e marzo. In Gara 3 di Finale Scudetto i padroni di casa sono devastanti dai 9 metri, perfetti in ricezione e attacco e a muro tolgono sicurezza ai cucinieri che, perso Zaytsev dopo pochi palloni, sprofondano in ricezione e muro e in attacco non riescono mai ad essere seriamente pericolosi. Grande festa quindi per tutto il pubblico trentino, che saluta i suoi beniamini spingendoli a cercare l’impresa venerdì in terra marchigiana. Nel nostro pagellone analizziamo come sempre le prestazioni dei protagonisti:

Matey Kaziyski Itas Trentino
Foto Lega Pallavolo Serie A

ITAS TRENTINO

Michieletto voto 10. La partita perfetta nel momento perfetto, la consacrazione (se mai ce ne fosse stato bisogno) di questo ragazzo, che col cuore vuole prendersi il tricolore con la sua Trento. Cinque muri, 78% in ricezione e il 71% in attacco. Il più bello spot per la nostra pallavolo!

Kaziyski voto 9. Su di lui si è già scritto e detto di tutto. Semplicemente un animale da taraflex, capace a 38 anni di divertirsi ed essere determinante come quando nel 2005 esplose a livello internazionale. E la sensazione è che sia pronto a regalare a Trento l’ennesimo trofeo.

Podrascanin voto 8,5. Trento ha bisogno del gioco al centro per giocare la sua pallavolo, e lui lo fa perfettamente, anticipando e mettendo giù palloni importanti. Molto utile anche a muro e in battuta.

D’Heer voto 6,5. Meno efficiente di gara 2, ma comunque autore di una ottima serie di Finale. Alla faccia di chi pensava che senza Lisinac Trento fosse spacciata, sfodera muri e buoni colpi in attacco.

Sbertoli voto 8. Se Trento sogna, gran parte del merito passa dalle sue mani, che alternano sapientemente il gioco centrale di primo tempo e pipe con quello veloce in banda. Ottimo in difesa, sembra pronto per il suo primo grande successo italiano.

Lavia voto 6. Il voto è la media fra la grande prestazione in seconda linea, fra servizio e ricezione (voto 8) e la prova difficilissima in attacco (voto 4): è vero che non spreca palloni, ma il 13% è davvero poca cosa.

Dzavoronok voto 7,5. Dopo una stagione complicata, con poco minutaggio e alcune occasioni sfruttate male, il ceco fa finalmente vedere tutto il suo potenziale e in pochi palloni risulta comunque determinante.

Laurenzano voto 7. Civitanova decide di battere su di lui nel tentativo di far saltare la ricezione trentina, ma lui tiene bene e anche in difesa si fa trovare pronto.

Fabio Balaso Cucine Lube Civitanova
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CUCINE LUBE CIVITANOVA

Garcia voto 6. È il migliore dei suoi, ma nei suoi 9 punti c’è poca gloria e tante murate subite. Un peccato per un giocatore che già l’anno scorso ha dimostrato ben altre potenzialità.

Yant voto 5. Tanti errori gratuiti in attacco e una prova oltremodo ballerina in ricezione e al servizio per un giocatore che, nel momento del bisogno, non è riuscito a trascinare i suoi come fatto per esempio contro Milano in semifinale.

Bottolo voto 5. Qualche sprazzo in attacco ma tanta tanta fatica in ricezione e al servizio, dove non riesce ad incidere come in altre occasioni.

Anzani voto 6. In attacco qualche buon colpo, che permette a De Cecco di alleggerire la pressione sui laterali, ma a muro non riesce mai a leggere il gioco di Sbertoli.

Chinenyeze voto 5,5. L’eroe di gara due, complice la pessima ricezione, rimane molto ai margini del gioco e purtroppo, ancora una volta, non riesce a dare continuità al lavoro di muro.

De Cecco voto 5,5. Con una ricezione pressoché assente, anche per il palleggiatore più fantasioso diventa difficile gestire la squadra e i palloni. Per un paio di set lotta e prova a trovare soluzioni, poi anche lui alza bandiera bianca.

Zaytsev sv. Un problema alla spalla rallenta il bomber di Civitanova, che purtroppo deve abbandonare in fretta la squadra. Senza di lui si ripropongono subito i noti problemi in ricezione e per la Lube è notte fonda.

Nikolov voto 5. Partita da dimenticare per il giovane campione bulgaro, che in ricezione è pressoché inesistente e in attacco, anche se è forse quello che passa con più continuità, non riesce a lasciare la propria impronta sul match.

Balaso voto 4,5. Tutta la seconda linea di Civitanova inizia presto a sbandare e lui questa volta non riesce nel miracolo di puntellarla. Quando poi esce Zaytsev la ricezione marchigiana salta del tutto e comincia a faticare anche in difesa.

di Paolo Cozzi

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Superlega, il pagellone di Paolo Cozzi di Gara 1 delle Semifinali Scudetto

Palla al centro

Grande festa sugli spalti e ottima pallavolo sul campo: questo il riassunto di gara 1 di semifinale scudetto che premia il fattore campo ma che ci da la sensazione che la serie sarà comunque molto equilibrata e tirata.  Vincono le prime due della classe ma soprattutto Piacenza si mangia le mani per aver sfiorato il colpaccio più volte e aver mancato la ghiotta occasione di tornare con lo scalpo trentino dalla trasferta sull’Adige. E adesso una settimana di lavoro in palestra per tutti, non c’è tempo per guardare a quello che è stato, si lavora per quello che sarà!

Trento - Piacenza 3-2
Partita fisica fra due squadre che sin da subito spingono al servizio e mettono in croce le ricezioni avversarie. Trento è comunque brava a sbagliare poco, a far sfogare l’avversario e a rimanere lucida per poi assestare il colpo di grazia finale. Sbertoli (voto 7,5) è come sempre ottimo nell’alternanza primo tempo-pipe, con Flavio (voto 7) e Kozamernik (voto 6,5) molto positivi in attacco ma più in difficoltà a muro. Benissimo Michieletto (voto 8,5) in versione trascinatore che spinge forte in ogni fondamentale. Non attacca tanto ma resta lucido Rychlicki (voto 7), mentre sia Lavia (voto 6) che Laurenzano (5,5) soffrono in seconda linea le folate dai 9 metri dei piacentini.

Gioca bene Piacenza, ma alla lunga, soprattutto al servizio, sbaglia troppo nei momenti chiave del match permettendo a Trento di preparare il guizzo finale. Brizard (voto 6,5) parte esaltando i suoi centrali con Simon (voto 8) infermabile e Galassi (voto 6) che parte forte prima di spegnersi alla lunga. Mandiraci (voto 7) dimostra di essere pronto per un palcoscenico così prestigioso e Maar (voto 8) di essere un leader in campo, potente in prima linea e cresciuto in seconda, ben coadiuvato da Scanferla (voto 6,5). Fenomenale al servizio, non riesce ad essere così incisivo in attacco, ma la prova di Romanò (voto 7) è comunque di spessore, e se i ragazzi di Travica non resteranno con la testa agli errori nel tie-break, ci sarà da divertirsi anche nei prossimi match! 

Perugia - Civitanova 3-0
Una Perugia attenta spinge forte sull’acceleratore e approfitta di una Civitanova spuntata in attacco e a muro per portarsi a casa il primo tassello. Giannelli (voto 8) gestisce alla grande i suoi attaccanti esaltando Plotnytskyi (voto 7,5) che, a parte i 4 ace subiti, gioca una partita di qualità. Bene anche Ben Tara (voto 7,5), come sempre terminale offensivo pesante di Perugia, e bene anche Semeniuk (voto 6,5) che chiude magari con percentuali non altissime, ma non spreca mai un pallone. Al centro ordinaria amministrazione per Loser (voto 7) e Solè (voto 7), attenti in attacco e bravi a leggere a muro le traiettorie di attacco avversarie. Mvp infine Colaci (voto 8), uomo ovunque nella seconda linea perugina.

Nonostante una ricezione positiva si perde Civitanova, che in attacco non riesce a sfondare e alla lunga finisce per regalare tanti gratuiti agli umbri. Con Bottolo (voto 4,5) insolitamente fuori dal match e un Nikolov (voto 6,5) potente ma al di sotto delle aspettative, l’attacco è retto tutto da Lagumdzija (voto 6,5) e Loeppky (voto 6), ma è troppo poco per impensierire Perugia. Tanta fatica anche al centro dove Boninfante (voto 5) non riesce ad accendere le sue torri con Chinenyeze (voto 5,5) e Podrascanin (voto 5) che chiudono mestamente con rispettivamente 4 e 1 punti fatti. Bravo invece Bisotto (voto 7) nel difficile compito di non far rimpiangere l’infortunato Balaso nel ruolo di libero.

Di Paolo Cozzi
(© Riproduzione riservata)