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Bruno Da Re annuncia l’addio: “È l’ultimo scudetto della mia carriera”

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Questo scudetto è stato tanto sofferto e tanto voluto. È l’ultimo, quello di fine carriera“. Le dichiarazioni a sorpresa sono quelle di Bruno Da Re, presidente dell’Itas Trentino, all’indomani della conquista del tricolore da parte della sua squadra. Dopo due anni al vertice della società – ma una lunghissima carriera da dirigente alle spalle – l’ex uomo chiave della Sisley è dunque pronto a lasciare, come spiega in un’intervista a L’Adige: “Resterò il meno possibile. Sono molto stanco, l’età la sento tutta sulle spalle, così come i chilometri, i sabati e le domeniche, la lontananza da casa. Prenderò una decisione che non danneggi la società: bisogna trovare correttivi, perché Bruno non è finito, ma sfinito“.

Nella lunga intervista a Guido Pasqualini, Da Re commenta così la vittoria del campionato: “Ci tenevo molto, per tante ragioni, e ci credevo. I ragazzi hanno lottato tanto per tenere le posizioni durante la regular season, sapevamo che chiudere il campionato dietro Perugia ci avrebbe aiutato. E quando la Sir è stata eliminata da Milano ci abbiamo creduto molto di più, anche se avevamo uno scoglio difficilissimo da superare, Piacenza. Mi piaceva davvero tanto l’idea che Angelo potesse lasciare Trento con un grande risultato, ed è accaduto“.

Proprio la separazione da Angelo Lorenzetti è tra i temi più discussi del momento, ma il presidente – che sul tema si era già espresso tempo addietro – taglia corto: “Ci sono scelte che, in alcuni momenti della vita societaria, vanno prese. Non possiamo ragionare con il cuore. Io sono il primo cittadino di Trentino Volley, non il primo tifoso: guai se fosse così, commetterei errori madornali“.

E anche sull’addio a Matey Kaziyski la posizione di Da Re è chiarissima: “A Matey io la proposta per un contratto biennale l’ho fatta, ma lui ha preferito altre soluzioni di vita che lo ripagavano di più. Ci sta, qui sono in ballo i suoi guadagni, il suo futuro, la sua vita. Per tenere lui nel ruolo di opposto titolare fisso fino a 40 anni, avrei dovuto cedere Lavia o Michieletto, due ragazzi di 23 e 21 anni“. Sul mercato, infine, il presidente dà le prime indicazioni: “Sbertoli, Potke, Lavia, Michieletto e Laurenzano giocheranno con noi anche nella prossima stagione. Per il resto stiamo valutando ancora un paio di situazioni, ma la squadra è perlopiù fatta“.

(fonte: L’Adige)

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