Torino incorona il VakifBank Istanbul: la squadra di Giovanni Guidetti si conferma ancora una volta regina d’Europa conquistando la sua seconda Champions League consecutiva, la sesta in assoluto, grazie al 3-1 nel derby turco con l’Eczacibasi Dynavit Istanbul. Ed è anche un trionfo personale per Paola Egonu, che nell’ultima partita della sua esperienza in giallonero prima di tornare in patria a Milano mette a segno la bellezza di 40 punti: quando si dice chiudere in bellezza, al termine di una stagione non sempre facile per lei e per la squadra giallonera.
Dopo il primo set giocato punto a punto (e con due squadre ancora molto fallose) il VakifBank sembra prendere il volo nel secondo, letteralmente dominato da una scatenata Egonu. L’Eczacibasi ha il merito di non arrendersi e riaprire la gara nel terzo parziale, salendo nettamente di livello in attacco e in ricezione, ma il quarto resta in equilibrio soltanto fino al 12-12 prima che Ozbay e compagne prendano il volo. Per la squadra di Guidetti l’ennesima dimostrazione di una mentalità vincente costruita negli anni, per quella di Ferhat Akbas la delusione di una stagione chiusa senza neppure un trofeo, dopo aver dominato la prima parte dell’annata.
In una partita di qualità, va detto, non sempre straordinaria, spiccano naturalmente i numeri da fenomeno di Egonu, un incubo per la difesa avversaria con il 65% in attacco più 2 muri e un ace; altrettanto incisive però Gabi, con il 77% in ricezione e il 50% in attacco (15 punti), e Zehra Gunes, autrice di 5 muri sui 14 di squadra. Il Vakif non ha neppure bisogno di forzare troppo la battuta – lo fa in particolare nel secondo set, e sono dolori – perché Maja Ognjenovic dall’altra parte non sa a che santo votarsi: Tijana Boskovic è lontanissima dai suoi giorni migliori (37% di efficacia, 7 errori e 6 murate subite) e solo nella seconda fase del match Hande Baladin e Irina Voronkova (entrambe al 50%) diventano un fattore. Troppo tardi, comunque.
LA CORNICE – Al momento dell’inizio della finale femminile il Pala Alpitour presenta ancora ampi vuoti (molti tifosi polacchi sono fuori dall’impianto, in attesa della gara maschile). Pochi ma agguerriti i supporter provenienti dalla Turchia, imponente invece l’esercito di giornalisti e tv che seguono le due squadre. Le giocatrici entrano in campo accompagnate dall’ormai consueto spettacolo luminoso e sonoro: grande boato del pubblico al momento dell’ingresso di Paola Egonu. Prima della partita viene osservato un minuto di silenzio in onore delle vittime delle alluvioni in Emilia Romagna.
I SESTETTI – Tutto come previsto per il Vakif, che schiera la diagonale Ozbay-Egonu, Gunes e Ogbogu al centro, Bajema con Gabi in posto 4 e Aykaç libero. Nell’Eczacibasi c’è Arici al centro insieme a Jack (in panchina Heyrman); in palleggio Ognjenovic, opposta Boskovic, schiacciatrici Baladin e Voronkova e libero Akoz. Coppia arbitrale tutta al femminile con la serba Simic e l’italiana Vagni.
1° SET – Subito scambio di cortesie tra Boskovic ed Egonu (1-1). Gunes sigla il primo ace della partita e Boskovic con un errore regala al Vakif il break del 2-4, ma si fa perdonare con due attacchi di fila (grazie anche al servizio di Arici) per il 4-4. Nuovo tentativo di fuga giallonera con Gabi (4-6); stavolta l’Eczacibasi non solo ribalta il risultato con i muri di Jack e Ognjenovic (7-6), ma piazza addirittura un parziale di 5-0 grazie a due errori di Egonu, portandosi sul 9-6. Il Vakif si riporta sotto con il muro di Gabi e l’ace di Ogbogu (10-9), le arancionere provano a staccarsi di nuovo (12-9), ma vengono raggiunte e superate da ben tre block vincenti di Gunes, Bajema ed Egonu (13-14).
Inizia così un lungo punto a punto (14-15, 18-17) che si sblocca solo sull’ace di Jack per il 20-18: Guidetti chiama time out e al rientro il Vakif ribalta tutto con attacco e muro di Egonu, aiutata da un errore di Boskovic (20-21). Stavolta è Akbas a fermare il gioco, ma Boskovic subisce un altro muro di Gunes per il 20-22; pareggia però i conti Akoz con un incredibile punto in difesa (22-22). Arrivo in volata: il primo set point se lo procura Egonu (23-24), ma un’invasione lo cancella e si va ai vantaggi. Out il tentativo di Paola per il 25-24, ma Voronkova sbaglia il servizio; ci pensa allora Ogbogu a procurarsi la seconda chance a muro e trasformarla in attacco (25-27).
2° SET – Entra Heyrman al posto di Arici nell’Eczacibasi ed è proprio lei a siglare il primo break: attacco e muro per il 3-0. Accorcia subito le distanze Egonu a muro (3-2), ma l’Eczacibasi resta avanti con Boskovic e prova di nuovo la fuga sul 7-4 grazie al block vincente di Jack sull’opposta italiana. La reazione di Paola è rabbiosa (due attacchi vincenti per il 7-6), poi arrivano anche il muro di Gabi e l’ace di Bajema a riportare avanti le giallonere (7-9). Heyrman pareggia a muro e riprende il punto a punto, che stavolta però dura poco: il servizio di Ozbay e l’attacco di Egonu portano il Vakif sull’11-14 e spingono Akbas al time out.
Al rientro Egonu allunga la serie della squadra di Guidetti con un muro vincente (11-15), poi l’ace di Gabi fa volare il Vakif sul 12-17: entra Sahin al posto di una spaesata Voronkova. Egonu ed Ogbogu concedono due errori che permettono alle arancionere di riavvicinarsi (15-18), Guidetti chiama prontamente time out e la scatenata Egonu firma tre punti tra attacco e servizio, a cui si aggiunge un errore di Boskovic, per il 15-22. Ancora Egonu firma il 16-23 e l’Eczacibasi chiude il set come peggio non potrebbe, con un’invasione e un errore di Heyrman per il 17-25.
3° SET – Egonu continua a colpire in attacco, ma dall’altra parte reagisce Baladin con tre punti consecutivi che valgono il break (6-3). Gabi riavvicina le sue sull’8-7 e due muri di Gunes e Bajema valgono il pareggio (9-9), ma subito arriva il controbreak dell’Eczacibasi firmato ancora da Baladin: 12-9 e time out per Guidetti. Al rientro, tanto per gradire, Egonu ne mette giù due di fila (12-11) e l’errore di Boskovic vale la nuova parità a quota 13. Dopo un breve testa a testa, però, il mani out di Heyrman e il contrasto vincente di Voronkova riportano avanti le arancionere (19-16) e Guidetti richiama nuovamente le sue.
Boskovic tiene avanti l’Eczacibasi (21-18), ma poi sbaglia l’attacco del 22-21: time out inevitabile per Akbas. Jack firma il 23-21 e un incredibile errore della neoentrata Carutasu sul bagher di Voronkova regala due set point all’Eczacibasi (24-22). Egonu annulla il primo, ma poi non riesce a difendere su Voronkova e la partita si riapre (25-23).
4° SET – Si combatte punto su punto, con Egonu sempre incisiva in attacco (2-3) e Baladin e Voronkova a rispondere senza errori (8-8). Il primo break lo firma Bajema grazie a una fortunosa deviazione del nastro (9-11) e Akbas chiama subito time out. Boskovic raddrizza la situazione con il punto dell’11-11, ma poi commette un errore marchiano che riporta avanti il Vakif, e Gabi ne approfitta per allungare sul 12-15. Altro time out per l’Eczacibasi, ma al rientro arriva anche due muri consecutivi di Gunes e Gabi a sigillare la supremazia delle giallonere (12-17). Dentro Elif Sahin e Fabris, ma la serie del Vakif continua sul servizio di Ogbogu (12-18), ed Egonu firma un eloquente 14-20. Le ultime speranze dell’Eczacibasi si infrangono sul 15-22 messo a segno da Bajema, che poi si procura 7 match point: l’attacco di Jack finisce out ed è subito 17-25.
Eczacibasi Dynavit Istanbul-VakifBank Istanbul 1-3 (25-27, 17-25, 25-23, 17-25)
Eczacibasi Dynavit Istanbul: Ozel (L) ne, Akoz (L), Boskovic 16, Arici, Heyrman 8, Sahin S., Baladin 15, Guveli ne, Ognjenovic 5, Sahin E., Fabris 1, Erkek, Voronkova 13, Jack 8. All. Akbas.
VakifBank Istanbul: Ozbay 2, Aykaç (L), Akman ne, Ogbogu 7, Egonu 40, Gabi 15, Gulubay, Carutasu, Bajema 9, Acar (L) ne, Cebecioglu, Gunes 10, Daalderop ne, Akbay ne. All. Guidetti.
Arbitri: Simic (Serbia) e Vagni (Italia).
Note: Spettatori 10447. Eczacibasi: battute vincenti 1, battute sbagliate 5, attacco 46%, ricezione 52%-36%, muri 9, errori 17. Vakif: battute vincenti 6, battute sbagliate 8, attacco 56%, ricezione 52%-43%, muri 14, errori 18.
di Eugenio Peralta