In questi giorni è in procinto di esordire nelle vesti di coach presso il camp estivo della Pallavolo CBL Costa Volpino, assieme al padre Luciano, che proprio quest’anno è riuscito a portare la storica società della Val Camonica in Serie A2 femminile. Per il resto Roberto Cominetti è stato, come sempre, uno dei grandi protagonisti del mercato della serie A, optando per un nuovo cambio di casacca: dopo il recente finale con l’Olimpia Bergamo è passato alla Consoli McDonald’s Brescia. La nuova società dista non troppo da casa e non ha certo bisogno di presentazioni:
“Giocherò a Brescia, che è una soluzione perfetta per me. Ho percepito già alla presentazione un grande entusiasmo da parte della società e di coach Zambonardi. Mi fa piacere trovare un giocatore come Tiberti, con il quale sono certo riuscirò a costruire un bel gioco e con cui già ho avuto modo di parlare di questa bella realtà“.
Con il suo acquisto Brescia fa un salto di qualità. Lei è conosciuto come l’uomo delle finali Play Off…
“L’ultima non è andata come speravo, ma nelle ultime tre stagioni sono riuscito ad arrivare all’ultimo step dei Play Off, vincendo due volte su tre con Taranto e Reggio Emilia. Detto questo, tutto l’organico che la società sta componendo trasuda qualità. Ci sono davvero degli ottimi elementi e credo che Brescia possa essere una squadra competitiva per la prossima stagione“.
Con chi se la giocherà?
“Certamente vedere il mercato di Cuneo, Siena, ma anche della stessa Ravenna, fa pensare che saranno tre piazze dove sarà difficile vincere, e che lotteranno per poter ottenere qualcosa di importante. Il livello del campionato sarà molto equilibrato e alto. Infatti queste che le ho citato sono solo un esempio“.
Arriva da Bergamo, ribattezzata l’anti-Vibo. Cosa resta di questa stagione?
“Un grande lavoro fatto per rimettere in piedi una situazione difficile. Abbiamo avuto mille difficoltà e nonostante questo siamo riusciti a raddrizzarci e puntare alle finali Play Off. Ognuno di noi credo abbia dimostrato il suo valore umano e professionale, lottando fino alla fine e cercando di compiere un miracolo“.
Che sensazione le lascia vedere che la squadra che ha vinto contro di voi non giocherà la prossima Superlega?
“Certamente è una stranezza, e se mi permette una sconfitta per il movimento pallavolistico. Era una squadra con un budget molto importante, tanto da aver portato in A2 dei fuoriclasse che fino all’anno prima militavano in Superlega. Mi è spiaciuto per l’epilogo, ma non tanto perché il campionato non lo abbiamo vinto noi, ma per vicende che poi lasciano l’amaro in bocca. Credo non sia stato bello, per gli atleti che avevano già il rinnovo, trovarsi di punto in bianco senza squadra. Almeno, per me non lo sarebbe stato. Sono contento che con l’entrata di Catania abbiano ritrovato una collocazione in un campionato che giustamente hanno vinto e che meritano di giocarsi“.
Perché Cominetti, dopo tre stagioni fantastiche, non si è meritato la Superlega?
“Intanto la ringrazio per il fatto che pensa che io meriti la massima serie. Ci sono stati dei contatti, ma non essendo una prima scelta, avrei dovuto attendere determinati equilibri che si creano con i terzi o quarti schiacciatori in una seconda fase del mercato. La proposta di Brescia mi sembrava tale da non potermi permettere di aspettare eventuali chiamate dalla serie superiore. Cerco di entrare in palestra ogni anno con la convinzione che sarà l’anno giusto per conquistare una promozione sul campo e ritrovarmi in Superlega l’anno successivo con la società con cui ho vinto il campionato. Mi piacerebbe molto che succedesse“.
Held ce l’ha fatta. Resta lei.
“A livello fisico ha qualcosina più di me. È un compagno che stimo e sono felice che le porte di Perugia si siano aperte per lui. Potrei essere anche io un buon cambio. Magari per il giro dietro, per il fatto di essere un giocatore di equilibrio che sistema un po’ il gioco“.
A Bergamo ci si è lasciati con la promessa di ritrovarsi tra qualche anno.
“Sarebbe bello. Io ho comprato casa e certamente il pensiero di costruirmi un futuro nella mia città è vivo. Ci siamo lasciati con la voglia di rifondare di nuovo la pallavolo bergamasca, prima o poi. Spero sia più di una promessa. Adesso sono felice di essere a Brescia, che è davvero accanto, e poter pensare di costruire un progetto a lungo termine anche qui. Nell’aria si sente che la voglia di fare bene è tanta anche qui“.
di Roberto Zucca