Ci sono ancora più di due mesi, un Europeo e una qualificazione olimpica di mezzo, ma c’è poco da fare: tra gli appassionati è già scattato il conto alla rovescia per la nuova Serie A1 femminile. Una stagione 2023-2024 che ci si aspetta stimolante, frizzante e ricca di sfide, dopo una serie di novità di mercato tra cui il grande ritorno di Paola Egonu. L’interrogativo di fondo resterà sempre lo stesso: dopo cinque stagioni (e mezza) si interromperà il dominio di Conegliano? Per scoprirlo cominciamo il nostro viaggio – in tre puntate – tra le 14 squadre protagoniste del campionato, partendo da Piemonte e Lombardia con Novara, Chieri, Busto Arsizio, Cuneo e Pinerolo.
IGOR GORGONZOLA NOVARA
Oggigiorno è indubbio che si abusi della parola “hype”, ma esistono dei casi in cui può risultare giustificata, come per la nuova Novara. Potrebbe essere altrimenti? Probabilmente no, dinanzi ad una squadra che ha subito un rimpasto corposo sul mercato per tornare protagonista, dopo un’annata in cui si è scontrata frontalmente con i propri demoni. A maggior ragione se consideriamo che a raccogliere l’eredità di Stefano Lavarini (che alla fine ha ceduto al corteggiamento del Fenerbahce) sarà un allenatore con un curriculum importante ma esordiente in campo femminile: “Mister Secolo” Lorenzo Bernardi. La sua firma non è stata solo quella su un contratto annuale con opzione fino al 2025, ma anche la certificazione delle rinnovate ambizioni in casa Igor.
Memori degli errori di gestione commessi nel recente passato, l’assemblamento del roster pare più organizzato. Infatti, intorno alle certezze Chirichella, Danesi, Bonifacio, Bosetti e Fersino, il comitato tecnico novarese ha scommesso sul talento cristallino dell’opposta russa Vita Akimova, riportato Francesca Bosio all’ombra della Cupola di San Gaudenzio, messo sotto contratto un posto 4 dal tasso tecnico elevato come Hanna Orthmann e rafforzato la panchina con elementi funzionali – tra cui Anne Buijs, Greta Szakmary e Melis Durul – che potrebbero dare un consistente contributo e offrire alternative importanti nei rispettivi ruoli. Con questo nuovo assetto, l’auspicio è quello di una maggiore costanza dal punto di vista delle prestazioni e dei risultati, e allo stesso tempo di una crescita della tenuta mentale e dell’atteggiamento, aspetti fondamentale per assestarsi sui palcoscenici più alti.
REALE MUTUA FENERA CHIERI
Chieri è una delle società più in crescita degli ultimi anni ed è riuscita a dimostrare come la giusta programmazione nel tempo – unita ad un’attenta valorizzazione delle risorse – possa portare a competere con realtà dotate di una capacità di spesa nettamente superiore. Terminata la migliore stagione di sempre nella storia del club (culminata con la vittoria della Challenge Cup e la conquista del quarto posto assoluto in regular season), la dirigenza guidata dal presidente Filippo Vergnano ancora una volta ha fatto capire quanto la Fenera abbia tutte le intenzioni di continuare a seguire la rotta tracciata. Così, se da un lato è stato quasi inevitabile dover salutare Bosio, Mazzaro, Cazaute e Villani, dall’altro si è cercato di confermare alcuni dei protagonisti della cavalcata fino ai piani alti della classifica.
Ecco quindi blindati fino al 2026 il direttore sportivo Max Gallo e l’allenatore Giulio Bregoli, e rinnovati i contratti di Kaja Grobelna, Ilaria Spirito e Camilla Weitzel. Attorno a loro un mix di interesse e forti motivazioni; come quelle di Ofelia Malinov, reduce dall’annata più difficile della sua carriera, e di Katerina Zakchaiou e Anna Gray, per la conferma tra le centrali più efficienti del campionato. In banda tre mosse intriganti: Loveth Omoruyi ed Avery Skinner potrebbero rivelarsi grandi intuizioni, mentre Madison Kingdon, dopo una lunga esperienza con il THY nella Sultanlar Ligi turca, vuole dimostrare il suo valore anche in Italia. Dunque, la Reale Mutua si presenta a ridosso del semaforo verde che sancirà l’avvio della nuova stagione con un rinnovato ciclo tecnico da oliare negli automatismi, vero, ma con la certezza di una società solidissima alle spalle e la forza della continuità rappresentata dall’asse ds-coach.
E-WORK BUSTO ARSIZIO
Chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quel che lascia, non quel che trova. Questo proverbio italiano è particolarmente calzante per descrivere la situazione della UYBA che vedremo nella stagione 2023-2024. Dopo tre lustri di competizione per ottenere un posto nella parte alta della classifica, Busto Arsizio – complice un effetto spending review più forte che mai – lascia la strada vecchia che l’ha vista 15 volte su 16 tentativi ai Play-Off, per intraprendere una ricostruzione di cui non si conoscono ancora durata ed efficacia. Un progetto sostenibile affidato al leggendario Julio Velasco che, al termine della sua esperienza in Federazione come direttore tecnico del settore giovanile azzurro, ha deciso di rimettersi in gioco tornando in panchina.
A sua disposizione una rosa completamente rinnovata (ad essere confermate solo Zannoni e Lualdi), i cui punti focali saranno inevitabilmente Giorgia Frosini, Rebecca Piva e Jennifer Boldini. L’ex opposta di Bergamo proverà a diventare leader di questo gruppo di giovani rampanti, traslando le sue qualità a un livello più alto. Si attende un contributo importante anche dalla schiacciatrice emiliana e dalla palleggiatrice lombarda, desiderose di ritagliarsi definitivamente un nome e un ruolo nel panorama dell’A1. C’è poi una serie di giocatrici da rotazioni che saranno sottoposte ad una sorta di Hunger Games per capire su chi vale la pena puntare: da T’ara Ceasar a Layne Van Buskirk, passando per Martina Bracchi, Federica Carletti, Dominika Sobolska, Dominika Giuliani, Wang Simin e Benedetta Sartori. In questo cantiere aperto, la priorità dello staff sarà quindi trovare al più presto un’identità e una cultura di squadra su cui imperniare il nuovo corso.
CUNEO GRANDA S.BERNARDO
Il grande santuario di Ise, uno dei più importanti luoghi di culto dello scintoismo in Giappone, viene completamente smantellato e ricostruito identico ogni 20 anni. Teoricamente è stato costruito tra la fine del settimo secolo e l’inizio dell’ottavo, ma in mezzo ci sono state 62 ricostruzioni, l’ultima nel 2013. Se ne parliamo in questo articolo sul mercato è perché è un’ottima metafora della società di via Bassignano, dove tutto cambia per non cambiare niente, ma letteralmente. Infatti, come ogni estate il roster è stato quasi del tutto smantellato per essere ricostruito. Una squadra che è definita più dal suo stesso mutamento che dai pochi elementi rimasti, che siano Noemi Signorile, Anna Hall o Massimo Bellano.
Nelle mani dell’allenatore molisano, alla guida di Cuneo dallo scorso febbraio, un gruppo fatto da qualche certezza – come la schiacciatrice Anna Haak (sorella maggiore di Isabelle), il martello Lena Stigrot e le centrali Amandha Sylves e Beatrice Molinaro – e molte giovani da scoprire e testare a questo livello, tra cui le bocche da fuoco Madi Kubik, Alice Tanase, Terry Enweonwu e Anna Adelusi, il posto 3 Saly Alma Thior, il libero Serena Scognamillo e la seconda palleggiatrice Francesca Scola. Sarà il mix giusto per tenersi lontani dalle sabbie mobili della zona retrocessione e lottare per l’accesso ai Play-Off?
WASH4GREEN PINEROLO
Dopo la salvezza raggiunta in extremis nella stagione d’esordio in Serie A1, abbandonare la zona calda della classifica deve essere la parola d’ordine per la Wash4green, che si affida ancora una volta alla regia dalla panchina di Michele Marchiaro: il coach rivolese è alla quinta stagione al timone delle “Pinelle”, con un’impronta evidente dentro e fuori dal campo. Per tentare di arrivare ad uno step successivo, in questa sessione di mercato il direttore sportivo Francesco Cicchiello si è quindi mosso non solo sostituendo le partenti ma anche cercando di aggiungere qualcosa.
Così, alle conferme di Moro, Akrari, Ungureanu e Bussoli, si sommano 9 nuovi arrivi. Relativamente al palleggio, Carlotta Cambi e Letizia Camera (quest’ultima sta recuperando da un grave infortunio al ginocchio), giocatrici che possono ormai vantare una lunga militanza ad alti livelli. A contendersi lo spot di opposto titolare saranno invece due attaccanti dal talento ancora inesplorato: la svizzera Maja Storck e l’ungherese Anett Nemeth. In posto 3 la novità più interessante è l’olandese Tessa Polder, che dopo l’esordio positivo alle nostre latitudini con Perugia avrà il non semplice compito di non far rimpiangere Anna Gray, mentre in banda meritano una menzione speciale Sofia D’Odorico e Indre Sorokaite, chiamate a garantire esperienza, leadership e sangue freddo nei momenti in cui sarà richiesto. Insomma, contando le figurine, si direbbe una squadra abbastanza completa e profonda, destinata a fare qualche passo in avanti nelle gerarchie del campionato.
di Alessandro Garotta
1° puntata – Continua