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AltaFratte, Giovanni Galesso torna nel padovano nel ruolo di assistente allenatore delle giovanili

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Se per quanto riguarda la prima squadra la società AltaFratte può dire d’aver raggiunto in giugno il punto più alto della propria storia, un grande acquisto è stato fatto anche in estate quando non solo l’AltaFratte ma più realtà pallavolistiche dell’Alta Padovana (la stessa AltaFratte, Galliera Veneta, Comitense e Pallavolo Loreggia) hanno portato un tecnico esperto come Giovanni Galesso ad occuparsi delle giovani leve del nuovo progetto sportivo denominato SPM, Summus Padua Merger, che sta ad indicare la collaborazione di più società dell’Alta Padovana. Una collaborazione avviata lo scorso anno con la creazione di un gruppo Under14 e che proseguirà con grande entusiasmo anche la prossima stagione aggiungendo al progetto anche l’Under16.

Classe 1975, assistente allenatore o allenatore da ben 32 stagioni iniziando da un Under16 ma arrivando anche a vestire i panni del primo allenatore in serie B2.

Il percorso sportivo di Giovanni Galesso però si fa denso di soddisfazioni soprattutto quando inizia ad occuparsi dei settori  giovanili collezionando una serie lunghissima di esperienze partendo dall’essere il secondo allenatore della rappresentativa provinciale, poi di quella regionale per arrivare ad essere parte dello staff della nazionale Under17 come assistente allenatore, un ruolo che l’ha portato proprio quest’anno ad ottenere il primo posto e quindi la medaglia d’oro nel Campionato Europeo in Serbia.

“Torno nel padovano con l’intento di incrementare la cultura del lavoro che secondo me è la base di qualsiasi atleta, dalla più piccola alla più esperta, sono felice dell’opportunità di potermi dedicare al progetto SPM perché è un progetto avviato con entusiasmo e desideroso di crescere, per me sarà molto stimolante anche il confronto con gli allenatori di tutte le squadre del progetto e crescere insieme. Oltre a questo avrò la possibilità di interagire con l’alto livello della serie A, un aspetto che per me è la classica ciliegina sulla torta e per questo trovo importante la presenza di Vincenzo Rondinelli che già mesi fa aveva richiesto il mio ritorno per far decollare un progetto giovanile e poi sicuramente per dare una mano anche alla prima squadra. Conosco molto bene quello che Vincenzo ha fatto anni fa ad Asti e sono convinto che saprà condurre ottimamente anche questo progetto.”

Sono molto contento di tornare nel padovano perché è la mia terra e, pur essendomi trovato benissimo nelle mie ultime esperienze fuori provincia, che mi hanno permesso di crescere come tecnico arricchendomi di molta esperienza raggiungendo anche le finali nazionali, quando la società mi ha messo al corrente dell’idea di partire col progetto SPM sono stato ben felice di accettare la proposta della società e di Vincenzo”.

In AltaFratte la mia presenza con la prima squadra sarà ridotta alle sessioni d’allenamento mattutine mentre il grosso del mio impegno sarà rivolto nel pomeriggio verso il progetto giovanile, un impegno che non si esaurirà con l’SPM visto che sarò il direttore tecnico di tutte le squadre giovanili delle società del consorzio e che proprio in questi giorni e sino al 9 agosto sarò al Centro Pavesi di Milano per un collegiale post Europeo che coinvolgerà alcune delle nuove campionesse d’Europa più altre atlete che potrebbero in futuro far parte delle prossime selezioni, con me ci sarà Aurora, una palleggiatrice che sarà la prima del progetto SPM a conoscere la bella realtà del Centro Pavesi”

Con quali obiettivi ti appresti ad iniziare la nuova stagione?

“Sono chiaramente obiettivi che riguardano il settore giovanile e che non dovranno essere individuati nel numero di vittorie o trofei raggiunti ma finalizzati alla crescita tecnica delle ragazze, grazie ad un lavoro in team che punti a migliorarsi ogni giorno di più puntando quindi ad una continua crescita”

Il tecnico Vincenzo Rondinelli non nasconde la sua soddisfazione data dall’arrivo di Giovanni Galesso nel progetto SPM:

“Sono molto contento del ritorno di Giovanni, la sua presenza e la chiamata da parte di Paolo Faggin (ex allenatore AltaFratte) sono stati per me i motivi principali che mi hanno fatto scegliere questa destinazione. Giovanni lo conosco da quando ci scontravamo nella sfida Asti-Reggio Emilia e l’ho sempre considerato uno dei migliori allenatori e la nostra stima è reciproca. Mio papà mi ha sempre insegnato che per fare bene devi iniziare coinvolgendo le persone migliori che si possano trovare intorno a te e questo è quello che sto facendo qui in Veneto”

(fonte: Comunicato Stampa)

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