Diciamolo subito, a scanso di equivoci: la partecipazione dell’Italia al torneo di qualificazione alle Olimpiadi è stata disastrosa, come tutta la stagione azzurra, costellata da severi ko contro tutte le avversarie di livello. Ma, nonostante la dura e decisiva sconfitta contro la Polonia, la nostra nazionale è ancora una delle favorite per partecipare al torneo di Parigi 2024, anche se per saperlo con certezza bisognerà aspettare qualche mese. Vediamo come, nei dettagli.
Sono 12 le nazionali che parteciperanno ai Giochi, di cui 7 sono già note: la Francia, paese organizzatore, e le 6 qualificate attraverso i tornei appena conclusi (Repubblica Dominicana, Serbia, Turchia, Brasile, Polonia e USA). Rimangono 5 posti da assegnare alle squadre meglio classificate nel ranking FIVB, la graduatoria mondiale che viene aggiornata dopo ogni partita ufficiale. A questo scopo verrà presa in considerazione la classifica alla fine di giugno 2024, quindi dopo la conclusione della prima fase della VNL.
Il regolamento olimpico prevede però che ogni continente debba essere rappresentato da almeno una squadra, la meglio classificata nel ranking: dei 5 posti restanti, dunque, uno andrà obbligatoriamente all’Africa e perciò al Kenya (le squadre africane non disputeranno altre manifestazioni ufficiali da qui a giugno), un altro all’Asia e quindi, verosimilmente, a una tra Cina e Giappone (al momento la Cina ha 24 punti di vantaggio sulle nipponiche). Per i tre slot che mancano l’Italia è in pole position, essendo al momento quinta nella classifica generale e prima delle non qualificate; le altre due, se i giochi si chiudessero oggi, sarebbero appunto il Giappone e l’Olanda.
Salvo ribaltoni clamorosi, altre tre nazionali possono legittimamente aspirare alla qualificazione: Canada, Germania e Thailandia (il Belgio, che le segue, non parteciperà alla VNL e dunque difficilmente potrà scalare la classifica). L’Italia, per essere certa di andare alle Olimpiadi, deve rimanere tra le prime 10: al momento le azzurre hanno un vantaggio di oltre 73 punti sul Canada, l’undicesima, margine che appare più che rassicurante.
Attenzione, però: il meccanismo del ranking punisce severamente le sconfitte con squadre dalla classifica inferiore. Per questo l’Italia, che nel 2023 ha perso 5 di questi incontri, dal 30 maggio a oggi ha dilapidato 52 punti in graduatoria, scendendo da 391 agli attuali 338. In soldoni, dunque, la nazionale dovrà disputare la prossima VNL al meglio delle sue forze, stando particolarmente attenta a non perdere contro le squadre che la seguono nel ranking, per evitare brutte sorprese.
C’è, per chiudere, l’incognita Russia: la nazionale di Terzic, come si sa, è stata esclusa dalle competizioni già nel 2022 a causa della guerra in Ucraina, e il suo ranking è rimasto “congelato” al punteggio dell’epoca. Dal punto di vista sportivo, al momento un suo ripescaggio per la competizione olimpica appare alquanto improbabile; ma la questione è più che altro geopolitica, e ogni previsione in merito sarebbe azzardata.
IL RANKING AGGIORNATO
1. Turchia 397,46 punti; 2. USA 358,62; 3. Brasile 352,55; 4. Serbia 350,86; 5. Italia 338,97; 6. Cina 329,65; 7. Polonia 327,89; 8. Rep.Dominicana 308,86; 9. Giappone 305,09; 10. Olanda 287,94; 11. Canada 265,66; 12. Germania 228,36; 13. Thailandia 222,00; 14. Belgio 199,57; 15. Francia 184,99; 16. Portorico 177,67; 17. Argentina 177,17; 18. Rep.Ceca 171,96; 19. Ucraina 171,30; 20. Bulgaria 165,39; 21. Kenya 162,42; 22. Colombia 149,21.
(in corsivo le squadre già qualificate)
(fonte: Volleyball World)