Foto UYBA Volley

Tutti gli occhi su Julio Velasco: sarà lui a gestire il dopo-Mazzanti?

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Ormai la vox populi è molto più di una voce: dando per scontato che il destino di Davide Mazzanti alla guida della nazionale femminile sia segnato (dopo una fallimentare estate che ha visto le azzurre mancare tutti gli obiettivi), pare proprio che sia caduta su Julio Velasco la scelta della Federazione Italiana Pallavolo per sostituirlo. Un’ipotesi, in realtà, già lanciata prima del torneo di qualificazione alle Olimpiadi e che la sconfitta finale con la Polonia avrebbe solo “agevolato”.

La Gazzetta dello Sport (la prima a lanciare la notizia, poi ripresa da tutti gli altri media) sostiene che quello di Velasco sarà l’unico nome all’esame del prossimo Consiglio Federale, in programma a ottobre, dopo la conclusione delle qualificazioni maschili. Solo in quella sede potranno essere ratificati il divorzio da Mazzanti – anticipato in qualche modo dal presidente Giuseppe Manfredi, che ha parlato di “riprogrammare su nuove basi – e la proposta del nuovo CT.

Si tratta, al momento, per l’appunto di una proposta: il leggendario allenatore argentino ha un contratto triennale con la UYBA Volley Busto Arsizio e per separarsene (alla fine della stagione di club) chiederà naturalmente garanzie tecniche ed economiche importanti. L’esistenza di una “clausola” che permetterebbe a Velasco di interrompere il contratto in caso di chiamata della nazionale non è confermata, anche se di fatto il tecnico ha lavorato con la Fipav fino ad agosto come responsabile del settore giovanile – aveva annunciato l’addio a maggio parlando di “nuove sfide” – ed è difficile immaginare che le due parti non abbiano quantomeno ipotizzato uno sviluppo di questo genere.

71 anni e una serie infinita di successi alle spalle tra Modena Volley e la nazionale maschile della Generazione di Fenomeni, Velasco approderebbe così sulla panchina della squadra femminile per la seconda volta in carriera: l’aveva già allenata nell’estate del 1997, subito dopo aver chiuso il ciclo d’oro con Zorzi e compagni. L’esperienza durò soltanto pochi mesi, nel corso dei quali l’Italia concluse gli Europei al quinto posto; poi il “Divo Julio” scelse di passare al calcio cedendo il timone ad Angiolino Frigoni.

Tra le sue eredità in azzurro c’è però l’idea del Club Italia, la rappresentativa (allora itinerante) in cui coltivare i futuri talenti del volley azzurro. Proprio quel progetto da cui, molti anni dopo, presero il via le straordinarie carriere di Paola Egonu, Alessia Orro e altre grandi protagoniste dell’attuale generazione di talenti. La stessa che mezza Italia si aspetta di rivedere in nazionale in occasione delle Olimpiadi di Parigi 2024

(fonte: La Gazzetta dello Sport)

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