L’ultima volta in cui vestì la maglia di Cuneo risale alla stagione 2003-2004, esattamente 20 campionati fa. Ma per trovare le origini del legame tra Daniele Sottile e la squadra piemontese bisogna tornare ancora più indietro, al 1996, quando il palleggiatore di origini siciliane aveva solo 17 anni. Ora le primavere sono 44 e Sottile è tornato a casa, stavolta da veterano e pilastro del nuovo team di Matteo Battocchio targato Puliservice Acqua S.Bernardo.
“Nel mio primo anno a Cuneo – ricorda il regista nella bella intervista di Piero Giannico per Tuttosport – eravamo tre palleggiatori: io, Fefè De Giorgi e Paolo Torre. Una squadra di grandi campioni come Lucchetta, Pascual, Papi e via dicendo. A distanza di quasi 30 anni Cuneo esprime in Serie A una squadra sempre più ambiziosa, una proprietà solida e un pool di aziende in grado di gettare le basi per un progetto a medio-lungo termine. Adesso tocca a noi giocatori andare in campo e onorare la maglia che indossiamo. E aggiungo che il nostro palasport muove le stesse emozioni degli anni ’90 e per me è un onore essere di nuovo a Cuneo“.
Domenica è arrivata anche la prima vittoria in campionato contro la Consar Ravenna: “Anche a Grottazzolina nel match di apertura avevamo giocato bene – rimarca Sottile – ma ci era mancato qualcosa per fare benissimo. Siamo una squadra in fase di assestamento e un gruppo di giocatori talentuosi“. E del coach dice: “Battocchio ha la stoffa per diventare un grande allenatore. Cuneo ha sempre avuto la capacità di lanciare anche i grandi coach, e a mio avviso lui ha tutte le carte in regola per arrivare“.
(fonte: Tuttosport)