Una Consar Ravenna perfetta sbanca Santa Croce in tre set

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Foto Porto Robur Costa 2030
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Una Consar Ravenna perfetta sbanca come un rullo compressore il Pala Parenti, e con il 3-0 rifilato alla Kemas Lamipel Santa Croce firma la migliore partenza delle ultime nove stagioni. Per trovare Ravenna con più di 6 punti dopo 3 gare giocate bisogna infatti andare alla SuperLega 2014-15 quando l’allora Cmc Romagna infilò un tris di successi da tre. Come contro Cantù, anche questa volta ci sono 4 giocatori in doppia cifra e c’è soprattutto un ispiratissimo Mancini, che va a conquistarsi il premio dell’Mvp dopo una gara da urlo, con 8 punti, con 3 ace e un muro vincente.

Le percentuali dei due centrali – 86% di Bartolucci e 75% di Mengozzi – e la supremazia in battuta (7 ace a 1) e a muro (11 a 4) sono il suggello a una partita che la Consar ha preso in mano con il break nel primo set, che dal 9-8 l’ha portata al 9-13, e non ha più mollato, lasciando ai padroni di casa, arrivati al quarto ko di fila, le briciole.

La cronaca:
Nessuna variazione negli schieramenti di partenza rispetto all’ultima partita giocata. Bulleri si affida a Coscione-Lawrence, Cargioli-Mati e Brucini-Parodi con Loreti libero. Bonitta ripropone Mancini-Bovolenta, Mengozzi e Bartolucci al centro, Orioli e Panciocco in attacco e Goi libero.

L’inizio della Kemas Lamipel fa presagire un altro tipo di match. Lawrence mette a segno tre dei quattro punti con cui Santa Croce prova l’allungo (4-1) nel primo set. E’ soprattutto Panciocco, in questa prima fase, a cercare di riportare sotto la Consar Poi con Orioli e un ben piazzato muro di Bartolucci arriva la parità a quota 8. Sui due successivi efficaci muri della Consar, che consegnano il primo vantaggio ospite, finisce in pratica la gara dei Lupi toscani. Ravenna piazza un break di 5 punti per il più 4 (9-13).

Bovolenta piazza l’ace del più 6, Parodi con due punti e Lawrence rianimano la Kemas Lamipel portandola a meno 3 (17-20). Ci pensano Orioli e Mancini con un ace a rimettere le cose a posto. Altro ace di Orioli (il terzo di squadra), a coronare un primo set sontuoso con 7 punti e 71% in attacco, per il 19-24. Poi un errore al servizio dei Lupi segna il 20-25.

La Consar scappa all’inizio del secondo set sfruttando il turno al servizio di Mancini (per lui anche un ace). Il primo servizio vincente dei toscani, con Mati, vale il 3 pari. Nuovo scatto della Consar che con un parziale di 6-1 (4-9) indirizza dalla sua parte il parziale. Perché la reazione della Kemas Lamipel è flebile e perché Goi e compagni continuano a sciorinare una bella pallavolo. Fioccano attacchi vincenti, ace e muri, su cui la squadra di Bulleri, piuttosto sfiduciata, non trova contromisure. Un errore in attacco dei padroni di casa sancisce il netto 2-0 ravennate. Spicca la grande distribuzione del gioco su tutti i giocatori ma anche i sei punti di Mancini, con due ace e un muro.

L’inizio imperioso di terzo set della Consar (0-5) è il colpo di grazia alla Kemas Lamipel. Coscione e compagni trovano il modo per accorciare il divario (3-6) e tenere il cambio palla ma è solo un breve attimo. Ravenna riparte e macina tutto. Panciocco sigla il massimo vantaggio del parziale (9-16) e la squadra di Bonitta va a prendersi un successo netto quanto meritato. Domenica si ritorna in campo: al Pala de Andrè arriva la Consoli Sferc Brescia, oggi quarta con 8 punti.

Marco Bonitta ha tutte le ragioni per essere contento della prestazione e della prova della sua squadra: “Abbiamo giocato questa partita dall’inizio alla fine con molta lucidità, maturità e autorevolezza, e sono contento perché i ragazzi stanno lavorando forte, in una bella atmosfera di gruppo, che le vittorie contribuiscono a consolidare. E la prestazione di oggi è davvero di assoluto rilievo. E sono particolarmente felice per Mancini: aveva bisogno di ritrovare pazienza e convinzioni nel suo gioco: oggi ha fatto una grandissima partita, con tanti punti in battuta e a muro e con molti attacchi di seconda“.

Kemas Lamipel Santa Croce-Consar Ravenna 0-3 (20-25, 15-25, 15-25)
Kemas Lamipel Santa Croce: Coscione, Lawrence 13, Mati 8, Cargioli 7, Brucini 4, Parodi 4, Loreti (lib.), G. Russo, Gatto 4. Ne: Gabriellini (lib.), Matteini, Petratti, Giannini. All.: Bulleri.
Consar Ravenna: Mancini 8, Bovolenta 11, Mengozzi 3, Bartolucci 11, Panciocco 11, Orioli 12, Goi (lib.), A. Russo, Feri. Ne: Chiella (lib.), Arasomwan, Grottoli, Menichini, Falardeau. All: Bonitta.
Arbitri: Grassia di Roma e Turtù di Montegranaro.
Note: Durata set: 27’, 23’, 28’ tot. 78’. Santa Croce (1 bv, 13 bs, 4 muri, 6 errori, 43% attacco, 52% ricezione, 23% perf.), Ravenna (7 bv, 9 bs, 11 muri, 1 errore, 56% attacco, 58% ricezione, 32% perf.). Spettatori: 300.

(fonte: Comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.