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Il “segreto” di Martina Bracchi: “Lavorare tanto e non sentirsi mai arrivate” (VIDEO)

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Sorpresa, ormai, lo è solo per chi non la conosce: dopo essersi imposta all’attenzione generale in Serie A2, Martina Bracchi si sta ripetendo anche in A1 con la maglia della UYBA Volley Busto Arsizio. E lo sta facendo in un ruolo sulla carta non suo, quello di schiacciatrice di posto 4, dove l’ha dirottata Julio Velasco. Stefano Sassi l’ha intervistata dopo la partita contro Firenze, partendo ovviamente dalla battuta d’arresto subita dalle bustocche: “Loro hanno difeso molto più di noi – spiega Bracchi – e ci hanno sovrastato anche in attacco. Sicuramente dobbiamo migliorare da molti punti di vista e dopo oggi lavoreremo sodo. Qualche frutto del lavoro che stiamo facendo è già arrivato, ovviamente non può essere tutto perfetto; si impara dagli errori e noi faremo così, continueremo ad allenarci tanto“.

Dietro al (doppio) grande salto nella carriera di Bracchi c’è un “segreto”, si fa per dire, che la piacentina classe 2002 riassume così: “Lavorare, lavorare, lavorare e non sentirsi mai arrivate. Per me non esiste un massimo livello, nella mia testa ci sarà sempre qualcuno che è migliore di me e continuerò ad allenarmi per superarla“.

Sul cambio di ruolo la giocatrice di Busto Arsizio aggiunge: “Sicuramente è molto difficile, avevo fatto qualche anno da banda nelle giovanili, ma non è semplice adattarsi, soprattutto in ricezione. Questo ruolo, però, mi darà più prospettive in chiave futura, perché fisicamente non sono altissima, anche se ho una buona elevazione. Per fortuna ho tante giocatrici a cui ispirarmi, non sono l’unica ‘nana’ della lega!“. Sorride Bracchi e lo fa anche quando descrive il “mix” che le consente di approcciare al meglio ogni gara: “Un po’ la grinta e l’aggressività ce le ho dentro, facendo l’attaccante non potrebbe essere altrimenti. Il resto lo fa la musica che ascolto nel prepartita, tanta musica con tanti bassi!“.

intervista di Stefano Sassi

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