Il trionfo al Mondiale per Club di Bangalore porta in dote una gioia immensa alla Sir Sicoma Perugia, che mette in bacheca un altro trofeo e lo fa per la seconda volta consecutiva, impresa riuscita a pochi in passato. “È una cosa che mi è nuova e mi fa molto piacere – sorride il presidente Gino Sirci – mi inorgoglisce, perché farlo due volte di fila significa che in questa squadra e in questa società c’è qualcosa di concreto, di grande, di consistente. Siamo orgogliosi di aver rappresentato l’Italia e l’Umbria qui in India“.
“Essere qua e riconfermarci – continua Sirci – significa che la prima volta non è stato un caso: c’è un programma, c’è un piano, ci sono persone che sono qui perché lo meritano e lo hanno pianificato. Complimenti alla società, ai quadri dirigenti, perché tutto questo lo dobbiamo a loro, e naturalmente agli sponsor che sostengono la squadra. Da parte di giocatori e staff è stata una prova di forza: vedere una sicurezza e un gioco così è veramente una conferma di grandi valori. Vogliamo mantenere questo livello perché è quello che ci meritiamo“.
Il commento di Angelo Lorenzetti è sempre all’insegna della prudenza: “Stiamo attenti con le parole, anche quando si vince… è stato un percorso netto e diciamo che per la seconda volta Perugia è la più brava delle squadre che partecipano a questo torneo. È chiaro che oggi dobbiamo essere felici, perché è una manifestazione che oltre alle difficoltà tecniche ti propone anche quelle logistiche e di ambientamento. I ragazzi hanno fatto quello che ci eravamo proposti, l’hanno fatto con un buono stile e secondo me anche con una crescita del gruppo, che piano piano può diventare anche squadra“.
Proprio su quest’ultimo aspetto il tecnico sottolinea: “Avevo detto ai ragazzi che era uno degli obiettivi, ma è chiaro che a caldo si possono fare valutazioni non proprio fondate: se avremo portato qualcosa in più in termini di gruppo ce lo diranno i prossimi giorni, nei quali abbiamo un appuntamento importante come i quarti di Coppa Italia e poi finalmente un periodo di lavoro, in cui questa squadra dovrà capire i margini che ha. In Italia i nostri numeri sono buoni, ma non sono tra i primi, e questo significa che un cammino dobbiamo farlo. Non perché si vinca con i numeri, ma perché si può arrivare a vincere inseguendo quei numeri“.
Oltre all’MVP Oleh Plotnytskyi, si gode il trionfo perugino anche Sebastian Solé, premiato come miglior centrali del torneo: “Siamo contenti, siamo venuti qua con un obiettivo chiaro e raggiungerlo è tanta roba. Poi è una manifestazione a cui una società tiene molto, e tutti quanti ci tenevamo. Abbiamo fatto una grande pallavolo“. I due giocatori di Perugia hanno condiviso dall’inizio del torneo una camera d’albergo che è subito apparsa un… segno del destino: l’hotel, infatti, ha assegnato loro la stanza 1117, proprio le cifre corrispondenti ai loro numeri di maglia!
(fonte: YouTube Sir Safety Perugia)