A Bergamo continua a tenere banco la questione palazzetto. È di oggi, infatti, la notizia, riportata dal Corriere della Sera, che il termine dei lavori dell’impianto slitterà di un altro anno a causa del lievitare dei costi. Il progetto preliminare prevedeva una spesa di 10 milioni di euro, quello definitivo richiederà 4 milioni in più. “Il reperimento delle risorse aggiuntive, anche con un mutuo che sarà aperto con il Credito sportivo, ha portato a un allungamento dei tempi” è stata la spiegazione fornita dall’assessore alla Riqualificazione urbana, Francesco Valesini.
Un problema non da poco per le società sportive, costrette già nella stagione in corso a “emigrare” altrove, affrontando spese e oneri importanti che a questo punto dovranno farsi carico ancora per altri due anni (la consegna era prevista per settembre 2024, ndr). “Si spera che per l’epoca ci saranno ancora società sportive che ci possano giocare” è stato il pronto commento di Angelo Agnelli, ex presidente dell’Agnelli Tps, la squadra maschile di volley della città che al termine della scorsa stagione di Serie A2 ha dovuto drammaticamente chiudere i battenti.
Ora il rischio di fare la stessa fine lo corre anche la squadra femminile del Volley Bergamo 1991, come chiaramente si evince dalla nota stampa diramata dalla società che riportiamo integralmente di seguito.
La conferma della costruzione di un nuovo palazzetto dello sport a Bergamo è notizia importante e positiva per le società sportive del territorio e per il Volley Bergamo 1991.
La probabile previsione di fine lavori per l’avvio del campionato 2025-2026 ci costringerà però a una/due ulteriori annate di gare lontano dalla città con conseguenze economiche gravose che ricadranno inevitabilmente sul bilancio societario.
L’imprevisto aumento delle spese per il trasferimento in sede di gioco e per allenamenti lontani da Bergamo per la seconda/terza, inaspettate stagioni agonistiche, porterà infatti ad accrescere ulteriormente la voce dei costi nel budget già oggi, nonostante gli aiuti, estremamente gravato da extracosti dovuti anche ai continui trasferimenti.
Dovremo analizzare e soppesare nuovamente, nei prossimi mesi, le previsioni di spesa e dovremo metterci al lavoro per trovare nuove strategie anche in sede territoriale, soluzioni e introiti che ci permettano di non andare a mettere in discussione gli investimenti previsti per salvaguardare e rinforzare il patrimonio tecnico e atletico della squadra.
Ci auguriamo che l’ulteriore ritardo nella progettazione e costruzione del nuovo palazzetto tenga conto della necessità, già segnalata da tempo, di rivedere la capienza minima portandola quantomeno a 3.000 posti per poter consentire alla nostra squadra, così come ad altre, di giocare i Play Off Scudetto, poiché diversamente dovremo attrezzarci, per l’ennesima volta, nella ricerca di una struttura che ci possa ospitare per tali eventi.
(fonti: Comunicato stampa e Corriere della Sera Bergamo)