In una serata da record a Tampa le Texas Longhorns scrivono la storia, vincendo il titolo nazionale di NCAA femminile Division I per il secondo anno consecutivo. Davanti ai 19.727 spettatori della Amalie Arena (ritoccato ancora il primato di pubblico per un evento universitario indoor, stabilito in semifinale) le campionesse uscenti annichiliscono le Nebraska Huskers con un 3-0 senza appello (25-22, 25-14, 25-11) e si aggiudicano il campionato per la quarta volta nella loro storia, la terza sotto la guida di Jerritt Elliott. Un “back to back” che nell’ultimo decennio era riuscito soltanto a Penn State (2013-2014) e Stanford (2018-2019).
La partita decisiva di fatto non ha mai storia, anche perché le texane mandano subito la ricezione avversaria con 12 ace (record del campionato) e le percentuali di attacco che ne conseguono sono eloquenti: 41% per le Longhorns, 25% per Nebraska, che ci aggiunge anche 19 errori diretti e perde il terzo set con lo scarto peggiore da novembre 2019.
Le protagoniste del successo sono quelle annunciate: Madisen Skinner conquista il premio di MVP dall’alto dei suoi 16 attacchi vincenti, e festeggia il sup terzo titolo nazionale in due squadre diverse (il primo l’aveva vinto nel 2020 con Kentucky), un evento estremamente raro. La figlia d’arte Asija O’Neal, dal canto suo, è decisiva in battuta con 5 ace, di cui 4 consecutivi: un record personale. A loro si aggiunge la palleggiatrice Ella Swindle, che integra i suoi 21 assist con 2 ace, 5 attacchi vincenti e 7 difese. E infine impossibile non menzionare l’artefice del successo, coach Elliott, che nonostante tutto riesce anche a beccarsi un cartellino rosso… sicuramente senza troppi rimpianti!
(fonte: NCAA)