A volte basta un episodio sfortunato per cambiare gli equilibri di una partita, anche importante come un quarto di finale dei Campionati Europei. Se poi a uscire dal campo per infortunio è un pilastro della squadra come Roberto Russo, il contraccolpo rischia di essere veramente pesante. Ed è quello che è successo all’Italia nel primo set della sfida con l’Olanda, come ammette anche Alessandro Michieletto a fine partita: “L’infortunio ci ha un po’ destabilizzato, siamo usciti mentalmente dalla partita e lì si è complicata, perché prima la stavamo gestendo abbastanza bene. Poi però ci siamo ricompattati, il gruppo ha fatto la differenza ed è stato bravo anche chi è entrato dalla panchina“.
“Siamo riusciti a portarla a casa – sospira di sollievo lo schiacciatore azzurro – però è stata veramente tosta. Si era messa male, ne siamo usciti di gruppo. È stata una battaglia, loro hanno fatto una grande partita, però penso che alla fine abbiamo meritato la vittoria perché abbiamo tenuto un livello di gioco più alto e costante“.
“Una vittoria davvero al cardiopalmo – sorride Fabio Balaso – è stata una partita sofferta, noi siamo stati bravi a reagire nel secondo e terzo set, poi nel quarto sono partiti forte loro con un turno di battuta di Nimir che ha spaccato il parziale. Nel quinto però si è fatto vedere il vero carattere di una squadra che non molla mai, anche in situazioni difficili. Sapevamo che l’Olanda era un avversario tosto, con un grande allenatore e giocatori che conoscono bene il campionato italiano. Sicuramente il palazzetto ci ha dato una grande spinta, una grande carica“.
Tra i protagonisti della vittoria azzurra anche Tommaso Rinaldi, entrato nel quarto set per Lavia: “Partita soffertissima – commenta lo schiacciatore di Modena – perché l’Olanda è una grandissima squadra, con un giocatore tra i più forti del mondo, e si è fatto sentire. Però noi siamo stati veramente incredibili a resistere, stare nella partita e vincerla quando contava. Ora si riparte dalle cose che abbiamo fatto oggi, stando nelle difficoltà e accelerando, perché quando acceleriamo siamo veramente forti“.
(fonte: Federazione Italiana Pallavolo)