Il campionato italiano è ripartito, e con esso, immancabili come un punto fermo, come lo stretto necessario del beach volley, sono tornati anche Andrea Abbiati e Tiziano Andreatta. Si perdono i conti di quante stagioni questa coppia inossidabile e in costante miglioramento, anno dopo anno, abbia giocato assieme. Ma nelle parole di Abbiati è sempre viva l’attenzione per tutto ciò che porta il sodalizio ad alzare l’asticella con il passare del tempo:
“Quest’anno anche noi abbiamo visto gli impegni lavorativi al di fuori del beach aumentare e rosicchiare qualche spazio dedicato al beach volley. Ma ci siamo. Ci aspettavamo una partenza diesel e così è stata. Siamo soddisfatti del secondo posto ad Albissola e lavoriamo per migliorarci tappa dopo tappa e per arrivare presto all’oro”.
Si è cominciato pensando all’internazionale di Tahiti.
“Sì, quindi abbiamo proprio cominciato al Quanta Club ad aprile, cosa che ci ha dato la possibilità di allenarci in una struttura all’aperto già dalla primavera, ma con un pallone diverso, che è quello che si usa poi a Tahiti. Quando inizi una stagione così è chiaro che al campionato italiano ci si arriva con una diversa impostazione tecnica”.
L’intesa è stabile. Vi chiamano i robottini del beach volley.
“Mi fa sempre sorridere il fatto che tutto l’ambiente pensa che io e Tiziano riusciamo a trovare più spazio degli altri per allenarci. Spero di non farvi cadere il mito, ma anche io, ad esempio, ho una vita fatta nel mio caso dalla scuola e dal mestiere di allenatore. Non passo tutte le giornate ad allenarmi. Certamente l’esperienza e la conoscenza acquisita fa sì che in campo certe cose vengano bene perché sono dinamiche sviluppate in anni e anni di lavoro”.
Secondo posto all’esordio. Che partite ha apprezzato?
“Mi è piaciuto giocare contro Vanni-Manni perché è stata una partita tiratissima, giocata sotto il profilo di un grande talento atletico. Già dalle prossime settimane dovremo essere sempre più in forma perché il livello quest’anno è cresciuto ancora di più”.
Su cosa dovrete lavorare?
“Sulle zampate! Sul chiudere le partite quando riusciamo a creare la difficoltà nello sfidante. Con Luca Zago, il nostro preparatore, stiamo centellinando le energie perché sarà una stagione molto lunga e spalmata su più mesi. Diego Segalini, il nostro coach, ha allertato Malberti che ci segue sotto il punto di vista medico, sul fatto che quest’anno dovrà fare gli straordinari”.
Il dieci settembre finisce il campionato italiano. Non mi dica che non puntate alla vittoria.
“Puntiamo ad alzare l’asticella come ogni anno. Alterneremo un po’ di campionato italiano agli impegni internazionali, con cui vogliamo fare quel qualcosina in più rispetto alle scorse stagioni. Non mi faccia parlare di piazzamenti. Diciamo solo che dobbiamo fare meglio dell’estate scorsa!”.
Di Roberto Zucca