Anche Dmitry Ilinykh, l’ultimo degli ex nazionali russi squalificati per doping in seguito alle analisi di vecchi test del 2013, ha trovato l’accordo con la FIVB: la sua sospensione avrà la durata di 15 mesi e scadrà il prossimo 25 novembre. Come l’allora compagno di squadra Dmitry Muserskiy, anche Ilinykh era risultato positivo alla dimetilamilammina dopo un incontro di campionato con il Belogorie Belgorod, ma la RUSADA (l’agenzia antidoping russa) aveva nascosto per anni i risultati alla WADA, causando un grave scandalo internazionale.
Inizialmente il campione olimpico di Londra 2012 non aveva accettato il patteggiamento ed era stato condannato alla sanzione più pesante, che comprendeva anche la cancellazione di tutti i titoli conquistati tra il 2013 e il 2015 (tra cui un oro agli Europei); dopo qualche mese, tuttavia, la trattativa è andata a buon fine. Altri casi di doping relativi allo stesso periodo hanno interessato un terzo componente della nazionale, il palleggiatore Alexander Butko, e la beacher Anna Vozakova.
(fonte: FIVB)
