Le voci che si erano diffuse nelle ultime settimane si fanno sempre più concrete: con ogni probabilità Matt Anderson non vestirà la maglia dello Zenit San Pietroburgo nella prossima stagione, nonostante il contratto valido fino al 2024. Lo schiacciatore della nazionale USA, infatti, è da tempo nel mirino dello Ziraat Bankasi Ankara, e avrebbe scelto di trasferirsi alla squadra turca (che nella scorsa stagione aveva ingaggiato Osmany Juantorena) con l’obiettivo di allentare la pressione in vista dell’appuntamento con le Olimpiadi 2024.
Una decisione che, ovviamente, non è stata accolta favorevolmente dal club russo: secondo quanto riportato da BO Sport, la società avrebbe chiesto il pagamento di una penale monstre di 950mila dollari, che corrisponde all’ingaggio annuale dell’americano. L’agente del giocatore – l’italiano Luca Novi – si sarebbe però appellato a un precedente calcistico: la FIFA, infatti, ha recentemente esteso fino a giugno 2024 la norma che permette agli atleti di “congelare” unilateralmente i contratti con i club russi e ucraini, a causa della guerra in corso. Benché Anderson abbia firmato per lo Zenit nel 2022, a conflitto già iniziato, ci sono forti possibilità che questa norma possa essere applicata anche al suo caso.
Al di là del danno economico, la partenza di Anderson mette nei guai la squadra di San Pietroburgo dal punto di vista tecnico e probabilmente la costringerà a tornare sul mercato: al momento l’allenatore Victor Sidelnikov ha a disposizione soltanto tre schiacciatori, tra i quali la stella Egor Kliuka che è in condizioni fisiche tutt’altro che brillanti, così come l’opposto Viktor Poletaev (spesso sostituito proprio da Anderson nel corso della passata stagione). E gli innesti del veterano Andrey Titich e del secondo opposto Pavel Zheleznyakov, entrambi dall’ASK, non sembrano per nulla sufficienti a tappare la falla.
(fonte: BO Sport)
