Svestiti i panni di miglior libero della Serie A2, in questi giorni Mimmo Cavaccini lo si ritrova in quel di Eboli, a gestire i corsi estivi della sua Sport Sun Beachvolley Factory. Manca poco però ad una macchina colma di bagagli e di entusiasmo che si sposta dal salernitano verso il nuovo impegno della Farmitalia Catania, che riporterà Mimmo in SuperLega:
“Non potevo chiedere di meglio per ricominciare la mia avventura in Superlega. Avrà letto quanto entusiasmo si respira attorno alla piazza di Catania per questo doppio salto di categoria. Il Sud è una piazza ideale e mi fa piacere poter continuare il mio percorso nella pallavolo pensando di riportare la grande pallavolo in Sicilia“.
Il Presidente Pulvirenti ha suonato la carica.
“È un uomo in grado di accendere i cuori degli appassionati di pallavolo. Mi è piaciuto molto leggere una sua intervista, nella quale al posto di buttarsi subito a parlare dell’esordio difficile contro Perugia, ha virato sul fatto che il suo obiettivo è fare il sold out per la prima partita casalinga contro Cisterna. C’è la grande volontà di portare il pubblico a sostenere questa squadra che di suo è già molto propensa ad arrivare in Sicilia per fare delle belle cose“.
Però da Perugia si parte. Questo va detto. Così come va detto che a lei le sfide così piacciono e basta.
“Ovviamente trovarmi davanti una squadra così forte e vincente può solo tenere il morale a mille. Ho lottato con tutto me stesso per tornare a giocare partite così. Poi alle prime giornate di campionato è un ritorno sui banchi per tutti, quindi non ci sono partite dall’esito scontatissimo. Io in casa di Perugia ci arriverò per giocarmela come faccio sempre, indipendentemente dall’avversario“.
Dicono di lei che è uno molto esigente con sé stesso e con i compagni di squadra. È quello che è impossibile manchi ad un allenamento.
“Impossibile. Ci tengo troppo e ci tengo moltissimo al lavoro settimanale. Se poi, con questo atteggiamento sono in grado di creare motivazione negli altri ragazzi della squadra, sono doppiamente soddisfatto. Io credo che il lavoro fatto in settimana sia più importante della partita stessa. Ed è vero, esigo molto da me stesso e da tutti“.
Sarà stato soddisfatto quindi dell’anno del triplete di Vibo.
“Ne sono soddisfatto unicamente perché ognuno di quelle persone non ha lavorato come elemento singolo, ma è riuscita a creare un bellissimo connubio che poi si è espresso in campo, giocando davvero una buona pallavolo. Siamo stati una squadra concreta, in grado di fare la differenza quando la circostanza lo richiedeva“.
Poi è finita come sappiamo.
“Dispiace molto, questo va detto. Così come oggi mi sento di dire che il passaggio a Catania è avvenuto con una trattativa pulita e lineare, dandoci subito l’impressione che il nostro arrivo in Sicilia sarebbe stato qualcosa di positivo e di ben gestito. Sono felice di questo“.
Ritroverà Orduna, Buchegger e Tondo. E un Randazzo rientrante in Italia.
“Con i primi tre ho avuto modo di costruire qualcosa di bello durante questa stagione. Ci siamo sentiti molto con Paul e Santiago in queste ultime settimane in cui Ale era impegnato con il matrimonio, e siamo tutti molto carichi. Credo che anche Randazzo abbia firmato con la consapevolezza di fare due grandi cose, ossia tornare in Italia, ma soprattutto nella sua terra, a giocare a pallavolo“.
Obiettivo dichiarato?
“L’ossessione per la salvezza. Lo dobbiamo a Catania e deve essere un obiettivo chiaro con il quale dovremo fare i conti tutte le settimane. Lavorando tutti strenuamente per ottenerla il prima possibile“.
di Roberto Zucca