“Qualche tempo fa ho sognato un aeroporto. Sogno spesso (e un po’ a malincuore) gli aeroporti, gli hotel e i centri commerciali. Vai a capire. E questa volta però dall’aeroporto uscivo, perché volevo vedere il tramonto”. Inizia con una lunga metafora il messaggio di addio alla pallavolo giocata di Luca Vettori, affidato alla propria pagina Facebook.
Poi l’annuncio, senza troppi giri di parole. “Ebbene ci sono tanti modi per dirlo semplicemente. Smetto. Finisco. Lascio. Mi ritiro”.
Vettori ha vissuto nove stagioni ai vertici della pallavolo italiana, indossando i colori di Piacenza, Modena e Trento, poi le esperienze in Cina con lo Shanghai (con cui però non è mai sceso in campo, causa Covid) e Francia, dove lo scorso anno ha giocato per il Narbonne Volley.
Con la maglia azzurra ha collezionato la medaglia di bronzo alla World League 2013, bissata anche nell’edizione 2014, quella d’argento al campionato europeo e il bronzo alla Grand Champions Cup. Nel 2015 si è aggiudicato la medaglia d’argento alla Coppa del Mondo e quella di bronzo al campionato europeo, nel 2016 quella d’argento ai Giochi della XXXI Olimpiade e nel 2017 l’argento alla Grand Champions Cup.
“Ho pensato diverse volte a quali cose scrivere in questo discorso – prosegue – . Avrei potuto (e dovuto) ringraziare un gran numero di persone, coloro che mi hanno permesso di trovarmi qui a scrivere queste parole, dopo una parabola strabiliante – vista con l’occhio incredulo di un ragazzo che poco a poco comincia a “lavorare” alla pallavolo. In qualche modo so, ne sono certo, che chi sto ringraziando lo può avvertire, anche senza trovarsi nominato dentro una lunga lista. Avrei potuto parlare poi del nuovo mondo che sto trovando, del mondo reale che compare in tutta la sua verosimiglianza, del mondo che si fa terra vera dopo un decennio bizzarro; o anche delle motivazioni che hanno contribuito alla mia scelta. E magari lo farò, più avanti”.
(fonte: Facebook Luca Vettori)