Lo aveva detto nei giorni scorsi: non c’è tempo per gli esperimenti, la formazione che debutterà nei Campionati Europei sarà quella su cui puntare. Un’idea che Davide Mazzanti ribadisce dopo l’esordio vincente contro la Romania all’Arena di Verona: “Ho tante carte da giocare e lo faremo nel corso degli Europei, partendo però dall’equilibrio che ho provato di più oggi. Gli ottavi arrivano in fretta e non posso fare altre prove, anche perché fino allo scorso fine settimana Antropova non era disponibile e non potevo quindi testare una cosa che avrei rischiato di non poter utilizzare“.
Sarà un’Italia senza Paola Egonu, dunque, almeno per ora: “Abbiamo parlato, le ho chiesto disponibilità su questo, poi nel nostro percorso scopriremo pian piano come giocare tutte le nostre carte. La possibilità di avere grande peso nei fondamentali da punto fa parte del dna di questa squadra, devo sfruttare al meglio tutto quello che possiamo fare nel corso della partita“.
Sul match con la Romania, Mazzanti aggiunge: “Non mi è piaciuto molto come ci siamo adattati a giocare all’aperto. La Romania ha accelerato un po’ rispetto a quello che avevamo studiato; noi invece, a parte Degradi, abbiamo un po’ ammorbidito le traiettorie e fatto fatica a trovare continuità in attacco. Anche nel muro-difesa siamo stati un po’ diversi dal solito. In tanti altri aspetti, ad esempio la gestione del contrattacco, abbiamo fatto alcune cose veramente bene con attenzione e solidità, ma dobbiamo aspettare le altre partite per vedere il nostro valore“.
Per il CT italiano quella dell’Arena è stata una serata particolare anche per un’altra ragione: la recente scomparsa della zia a cui era molto legato. “Quando ho salutato i suoi familiari, prima della partita e anche alla fine, non sono riuscito a trattenere l’emozione” ha confessato davanti ai microfoni.