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Mamma Antropova racconta la sua Kate: “Che grande emozione vederla in maglia azzurra”

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“Abbiamo scelto di venire in Italia perché qui c’è una grande cultura legata alla pallavolo, con allenatori preparati e competenti che in Russia non abbiamo. Vederla ora in maglia azzurra mi rende emozionata e felice”. A raccontarlo, in una bella intervista rilasciata al collega Piero Giannico per Tuttosport, è Olga Antropova, 44 anni, mamma “devota” di Ekaterina Antropova.

Devota perché di Kate è l’ombra, la spalla, l’amica, la confidente, oltre che semplicemente la mamma e anche colei che ne cura gli aspetti legati al marketing. Materia che la signora Antropova ha studiato all’università di Modena e Reggio Emilia anche per avere quel permesso di soggiorno per studio che le consentisse di seguire da vicinissimo la figlia in Italia. “La nostra avventura è iniziata a Reggio Calabria – racconta –, ospitate da Dina Yasakova, grande pallavolista russa poi venuta a mancare. Successivamente ci siamo rivolte a Giovanni Caprara e sua moglie Irina Kirillova che ci hanno indirizzate da Carmelo Borruto a Sassuolo. È grazie a loro se Kate oggi gioca da italiana”.

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“Borruto – spiega – si è occupato quattro anni fa del primo tesseramento in Italia e per poterla tesserare si è dovuto accertare che la Federazione Russa non l’avesse mai tesserata. Così è stato, Kate è stata tesserata come giocatrice italiana, poi l’inferno in seguito alla lista d’ingresso alla Cev per la Challenge Cup con Scandicci. Qui entra in gioco l’avvocato Massimo Della Rosa che segue il contenzioso nei confronti della FIVB e della Federazione Russa fino al TAS di Losanna e porta l’iter a termine con successo”, cosa che poi ha permesso alla giocatrice, come noto, di ricevere solo ora la sudatissima cittadinanza italiana per meriti sportivi.

Tutto è bene quel che finisce bene, dunque. Ora per Antropova, 20 anni compiuti lo scorso marzo, la prima avventura in maglia azzurra agli Europei. E dire che da piccola aveva cominciato con la ginnastica artistica. “Il suo fisico, però, era più adatto ad altri sport” racconta ancora mamma Olga. D’altronde era facile immaginare quanto sarebbe cresciuta Ekaterina, considerando che la mamma, ex portiere di pallamano, raggiunge i 190 centimetri d’altezza e il padre, ex giocatore di basket, sfiorava i 2 metri e 12. “A 14 anni Kate era alta già 194 cm (che oggi sono diventati 202, ndr), ma pesava solo 60 kg. Aveva la tecnica, era coordinata, ma non aveva il fisico da atleta, così le ho affiancato un preparatore atletico”. Saggia decisione. Le mamme, d’altronde, ci vedono sempre più lungo di tutti.

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foto Instagram di Olga Antropova (@ant_o_sss)

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