Simone Pisani schiacciatore della Tonno Callipo compirà soltanto 18 anni il prossimo 19 giugno e sabato scorso se lo ricorderà a lungo, non solo per il suo esordio vittorioso dall’inizio contro Messina. Ad abbellire la giornata, infatti, anche i tre punti conquistati oltre all’ottima prestazione personale.
Ciò a riprova dell’apprezzabile lavoro fatto in tutti questi anni dalla società del presidente Callipo. Quando si dice predestinato… Simone ha il volley nel sangue, solitamente si dice che le immagini non mentono: ebbene, in appena 56 secondi di video, che avevamo pubblicato il 5 aprile 2017 e che abbiamo ritrovato per l’occasione di questa chiacchierata con il talentuoso ragazzino vibonese, si può ammirare l’allora undicenne Simone Pisani che palleggia amabilmente – oltreché tecnicamente impeccabile – addirittura con coach Kantor, che in quella stagione era allenatore della prima squadra in Superlega.
Che dire? Una “perla” da stropicciarsi gli occhi: le immagini fanno chiaramente apprezzare le innegabili doti di quel poco più che bambino che, con naturalezza ancorché sorprendente padronanza, duettava col maestro Kantor. Simone poi ne ha percorsa di strada e dopo sette anni eccolo esordire dall’inizio tra i ‘grandi’ della Serie B, appunto sabato scorso. Lui non ne tanti ma un paio di sogni nel cassetto li conserva: metà in verità lo ha già realizzato, ovvero giocare con la gloriosa casacca giallorossa della Tonno Callipo, l’altra metà è giocarci in Serie A!
Ce n’è poi un altro di sogno, ma lo scoprirete nel corso dell’intervista, in cui anche qui mostra altrettanta abilità. “Mi sono appassionato alla pallavolo quando da piccolo – inizia Pisani – i miei genitori, che hanno giocato a pallavolo, mi portavano a vedere la Tonno Callipo in Serie A1 e mi sono subito innamorato di questo sport. Sicuramente loro mi hanno spinto verso questo mondo trasmettendomi la passione per il volley. Ho iniziato a giocare nella Callipo all’età di 8 anni e da lì la pallavolo è diventata l’unica passione della mia vita e tuttora non riesco ad immaginarmi senza di essa”.
In rete abbiamo ritrovato quel tuo delizioso scambio con il tecnico Kantor. “Emozione stupenda! Ricordo ancora bene quel giorno quando coach Kantor durante un mio allenamento mi ha preso in disparte e abbiamo iniziato a palleggiare insieme. Ero molto piccolo ma è un ricordo molto bello che porto sempre con me”.
Sabato scorso ha esordito dall’inizio in Serie B: “È stata una bellissima serata per me, era la prima volta che partivo titolare in questa stagione. I coach e i compagni mi hanno aiutato molto durante la partita e sono contento puree che sia arrivata la vittoria”.
Ma anche Simone è andato bene, oltre ai 4 punti realizzati ha fatto ottime difese e ricezioni: “Ho cercato di aiutare la squadra pensando ai fondamentali di seconda linea, perché so che è lì che potevo aiutare di più i miei compagni. La difesa è il fondamentale che preferisco, lo vedo come un segno di attenzione e voglia di non mollare mai”.
E poi la vittoria contro Messina: “Sicuramente era fondamentale portare a casa i 3 punti: abbiamo preparato in modo ottimale la gara e l’abbiamo giocata al meglio, imponendo il nostro gioco. Sapevamo che sarebbe stata una partita complicata anche se sulla carta si poteva pensare fosse facile. Invece abbiamo visto che non è stato così soprattutto nel terzo set e siamo stati bravi a rimontare ed a vincere proprio quel parziale decisivo, che sembrava essere in pugno a loro. Era importante anche vincere la prima partita per 3-0, ciò per dare un segnale alle altre squadre del campionato. Ed ora testa a Reggio”.
Infatti: sabato impegno difficile sul campo della capolista: “Reggio è sicuramente la squadra più forte del nostro girone e lo sta dimostrando ogni weekend sul campo. Dobbiamo pensare principalmente a noi stessi e al nostro gioco senza guardare troppo al di là della rete. Sinceramente penso che a tutti noi farebbe piacere dar fastidio alla capolista e sono sicuro che daremo tutto per provare a farlo, cominciando dal lavoro duro in palestra questa settimana”.
E ancora, il significato di giocare nella Tonno Callipo, che ha figurato per tanti anni in Superlega? “La Callipo ha sempre rappresentato una parte fondamentale della mia vita. Indosso questa maglia da quasi 10 anni e ogni volta è come se fosse la prima. Ho sempre sognato di vestire la maglia giallorossa nella massima serie perché sin da bambino, guardando le partite al PalaValentia, ho apprezzato tanti fenomeni in giallorosso e li ho sempre ammirati come degli eroi”.
Infine l’idolo: “Da quando ero piccolo è Osmany Juantorena, sin dai tempi della Lube, per la tecnica e la sua intelligenza in campo”. Che sogno sportivo hai? “Come ogni bambino che comincia in questo bellissimo sport il mio più grande sogno è vestire la maglia azzurra, un po’ come i miei idoli da bambino. Sarebbe l’emozione più grande della mia vita e ogni giorno mi alleno per coronare quel desiderio che coltivo da quando sono piccolo”.
(fonte: comunicato stampa)