Stavolta lo YouTuber lo abbiamo trovato davvero. Ritmo indiavolato, da un video a settimana, sceneggiato bene e montato altrettanto. Sullo sfondo di un’Austria, ma anche di un’Europa che porta la pallavolo in giro per la rete, Nicola Salsi ce lo abbiamo solo noi. L’ex palleggiatore di Modena, esportato all’Hypo Tirol Innsbruck, club che la fa da padrone nel torneo austriaco, da qualche mese ha lanciato il suo canale Youtube, nel quale racconta la vita di un pallavolista a cavallo tra uno storytelling personale e una narrazione inedita e certamente originale:
“È partito un po’ come un gioco e una prova per capire quanto interesse ci fosse per la vita di un pallavolista itinerante, ma anche come una sfida per raccontare la pallavolo attraverso gli occhi di chi la vive direttamente. Ho superato i mille iscritti, e le visualizzazioni crescono settimana dopo settimana. Mi fa piacere, cerco sempre di tararmi sulle curiosità degli utenti, ma anche su quello che piace capire direttamente a me“.
È un viaggio dentro di sé. Ma è anche un viaggio vero e proprio attraverso l’Europa.
“La società, nei limiti del filmabile, mi ha dato l’ok ad utilizzare la telecamerina in palestra e in trasferta. Siamo partiti per la Turchia e ho raccontato la trasferta contro il Fenerbahce, così come le Coppe disputate o i miei ritorni in Italia. Ultimamente mi sono concentrato sulle differenze tra il campionato italiano e quello austriaco, perché molte persone mi chiedono come sto, come sto affrontando il mio primo anno all’estero, e per capire se oltre l’Italia la pallavolo risulti interessante“.
Che risposta si è dato?
“Una risposta affermativa. Mi trovo molto bene a Innsbruck, sono in linea d’aria vicino all’Italia, nel senso che posso salire in macchina e in qualche ora ho potuto raggiungere l’Emilia per festeggiare il Natale con la mia famiglia. Per il resto è una pallavolo più composta, con un livello diverso, anche se davvero competitivo, ma con tante società e tanto seguito. Non abbiamo le curve come a Modena, che è uno di quei casi in cui in Italia senti una bolgia in campo, ma alle partite dell’Hypo c’è spesso il pienone“.
I compagni sembrano non essere infastiditi dai suoi video.
“No, anche loro si divertono, anzi, qualcuno mi chiede di inserirlo in montaggio perché faccio spesso dei tagli a seconda del tema. È una bella squadra e tra di noi c’è un bell’affiatamento“.
Primi in classifica e vincitori della Supercoppa. La strada segnata è quella che porta allo scudetto austriaco?
“Ci proveremo e ci vogliamo riuscire. Abbiamo visto in Europa, nonostante l’eliminazione dalla CEV contro Istanbul che potevamo giocarcela anche con squadre sulla carta più competitive. All’interno del nostro campionato stiamo per ora facendo molto bene e siamo imbattuti in campionato. Ora l’obiettivo è entrare nei playoff e spingere per giocare così fino a marzo“.
Conoscendola, l’occhio lo butta spesso verso l’Italia.
“L’Italia e la pallavolo italiana sono stati la mia casa da quando sono piccolo. Quando ho un attimo, mi piace accendere il telefono e il pc e sintonizzarmi sulle partite di Superlega per vedere gli amici o per seguire le squadre che conosco. Non è una questione di mancanza, ma di appartenenza. Certe emozioni, certe partite, quando le provi la prima volta, le vorresti vivere sempre“.
In un video, recentemente, ha raccontato la fatica che ha fatto per affermarsi. La parabola di Nicola Salsi è sempre in crescita?
“Il lavoro è sempre lo stesso. E lavoro tanto per dimostrare che certi spazi, che mi sono ritagliato in passato, potrò ritagliarmeli anche in futuro. Questa esperienza austriaca mi ha dato tanto, e mi ha dato anche la possibilità di giocare con un buon ritmo in Bundesliga. Ho scelto di continuare a giocare ed è stata una scelta che secondo me mi ripagherà per il futuro“.
Il futuro dov’è?
“Per ora è a Innsbruck fino alla fine del campionato. Non faccio progetti a lungo termine, anche perché nello sport ho detto spesso che illudersi è un attimo e concretizzare è altrettanto difficile. Ora voglio vincere con l’Hypo. Questa è la mia priorità“.
di Roberto Zucca