Tra i tanti record, Gino Sirci ne detiene uno particolare: è probabilmente l’unico presidente al mondo che dopo un trofeo vinto è più ricercato dei suoi stessi giocatori per selfie e foto ricordo. Per raggiungerlo al termine della finale di Del Monte Coppa Italia vinta contro Monza bisogna sudare, ma alla fine il presidente della Sir Susa Vim Perugia si concede ai microfoni: “Abbiamo sofferto molto – commenta – però i trofei più sofferti sono anche quelli più belli. Ben vengano le sofferenze, perché questa è una delle vittorie più belle che abbiamo provato. Eravamo molto in difficoltà, perché Monza ha battuto non a caso Civitanova e Trento: è una squadra molto tosta con un gran palleggiatore e grandi giocatori. Siamo molto contenti, anche perché solo nel 2017 avevamo vinto trofei… diciamo che mi ricorda quell’anno molto fausto (nel 2017-2018 Perugia conquistò l’unico scudetto della sua storia, n.d.r.)”.
Dopo una semifinale vinta col brivido, la Sir ha mostrato i muscoli nei momenti decisivi della finale: “Abbiamo reagito di carattere – dice Sirci – mi viene in mente ad esempio l’ultima ricezione di Colaci su una botta da 125 km/h di Loeppky, da cui è arrivata una palla precisa al palleggiatore per il punto di Flavio. Questo ci dice tanto. Certi giocatori, che magari durante la partita hanno avuto alti e bassi, poi dopo il 20 hanno cominciato a essere tosti e giocare seriamente, e il risultato è questa Coppa. Grazie a tutti loro, al nostro staff, agli sponsor che trovano i soldi per pagarli… oggi è una grande giornata, ma questo successo parte da lontano, dalla programmazione. E poi c’è il pubblico, che è il nostro orgoglio, quello che fa la differenza tra noi e tante altre belle società di pallavolo italiane: loro non hanno questo pubblico, Perugia ce l’ha“.
Quando si tratta di guardare al futuro, però, il numero uno di Perugia ammonisce i suoi: “Questa vittoria non deve danneggiarci psicologicamente, dobbiamo pensare che è soltanto una parte della stagione e non illuderci di essere migliori degli altri. Chi ci ha guardando oggi in tv sta già pensando a come incastrarci nel prossimo futuro. Non possiamo pensare di essere davanti a tutti, chi sarà il migliore lo vedremo alla fine della stagione, e allora faremo i conti. La vittoria più bella deve ancora venire“.
di Eugenio Peralta