Entra nel vivo la riforma del tesseramento atleti, un passaggio storico per la pallavolo e lo sport italiano, conseguente alle nuove norme che hanno portato all’abolizione del vincolo sportivo. L’iter di modifica del regolamento, partito oltre un anno fa con l’apposita Assemblea Straordinaria della Federazione Italiana Pallavolo, è giunto a compimento oggi con la pubblicazione, sulla Guida Pratica online, delle linee guida sulla riforma.
I principi chiave sono quelli determinati nel 2023: la durata annuale del tesseramento, il rinnovo automatico salvo l’esercizio del diritto di recesso da parte dell’atleta, il sistema di premi e compensazioni per le società d’origine al momento del passaggio a un altro club. Nel caso in cui invece l’atleta stipuli un contratto di lavoro sportivo, sarà quest’ultimo a determinare forme e durata del rapporto con la società.
Dal punto di vista degli atleti, la data da segnare nel calendario è quella del 31 marzo 2024, termine entro il quale si potrà esercitare il diritto di recesso (esclusivamente tramite PEC) per evitare il rinnovo automatico. Trascorsa questa data il tesseramento sarà automaticamente rinnovato per la stagione 2024-2025, a partire dal 1° luglio, anche se in seguito il giocatore potrà comunque chiedere il trasferimento a un’altra società, previo accordo con il club di appartenenza. Sono esclusi dal rinnovo automatico gli atleti sotto i 14 anni (nati prima del 2011) e quelli che hanno già un contratto di lavoro sportivo in corso.
Per le società che vedranno svincolarsi i propri atleti, invece, l’aspetto più importante è quello dei premi, suddivisi in tre tipologie: il premio di compensazione è un contributo una tantum corrisposto dalla nuova società di tesseramento alla società di origine entro tre mesi dal trasferimento. Il premio di tesseramento viene corrisposto ogni anno, fino al compimento dei 18 anni dell’atleta (nel settore femminile) o dei 19 anni (per il maschile), alle società che lo hanno tesserato nelle 4 stagioni antecedenti al compimento dei 14 anni (femminile) o dei 15 anni (maschile). Infine, il premio di formazione tecnica è a carico della società con cui l’atleta stipula il primo contratto di lavoro sportivo, e viene corrisposto a tutte le società “formatrici”, ossia quelle che lo hanno tesserato nel periodo tra i 14 e i 18 anni (settore femminile) o tra i 15 e i 19 anni (maschile).
Per ciascuno di questi premi esistono specifiche tabelle e coefficienti che ne determinano l’ammontare: all’interno della Guida Pratica online è a disposizione un dettagliato documento che chiarisce tutti i punti principali della riforma, oltre a diversi video tutorial per aiutare dirigenti e addetti ai lavori. La Fipav ha inoltre attivato la casella e-mail dedicata lanuovariforma@federvolley.it per rispondere a tutti i quesiti sull’argomento.
(fonte: Comunicato stampa)